Androni stracolmi Se piove non ritirano
DamianaVerucci A Trastevere l'Ama ha iniziato un paio di settimane fa a distribuire i sacchetti per la spazzatura, ma diversi residenti lamentano di non averne ricevuti nella quantità promessa. A Testaccio la mattina presto si notano sacchi abbandonati sui marciapiedi in attesa che il camioncino della raccolta rifiuti passi a prelevarli. In Centro Storico i secchioni dove gettare gli scarti alimentari sono il più delle volte pieni fino all'orlo e tra odori poco gradevoli che si diffondono negli androni dei palazzi e lamentele di ritardi delle operazioni di ritiro della spazzatura, per la maggior parte dei residenti la paura è che con l'arrivo del caldo e dell'estate la situazione possa precipitare. La raccolta porta a porta che coinvolge migliaia di famiglie in centro e nei tre quartieri del I municipio, Aventino, San Saba e Testaccio, non soddisfa molti cittadini. L'accusa che viene mossa più di frequente raccogliendo le testimonianze di chi vive nelle zone interessate dal nuovo servizio, sono i cattivi odori negli androni dei palazzi dove sono posizionati i secchioni degli scarti alimentari che l'Ama ritira un giorno sì e l'altro no. «Non capisco perché l'Ama non passi tutti i giorni – lamenta la signora Viola che abita a Trastevere in via dei Fienaroli – la raccolta degli scarti alimentari avviene lunedì, mercoledì e venerdì dalle 13 alle 18 e 30. Bene, vorrei invitarla a venire in questo palazzo alle 7-8 di sera della domenica, roba da non riuscire a passare nell'androne». C'è chi si lamenta, poi, che «questa raccolta è inutile se nei secchioni invece del materiale organico vengono gettati altri rifiuti e chi ritira la spazzatura non si accorge o fa finta di non vedere», fa notare Elisabetta di un condominio di via Belsiana, in pieno centro storico. Per non parlare dei discussi punti mobili di raccolta dove gettare il materiale non organico, cruccio soprattutto degli anziani. «Abito in via Angelo Brunetti – racconta la signora Sabatini – mi hanno detto che ci sono degli orari per gettare ad esempio le bottiglie di plastica o la carta. Ma forse non ho capito bene come funziona perché ogni volta che arrivo allo spazio predisposto vicino casa non so dove devo gettare la spazzatura e finisco per riportarmela a casa finché non viene mio figlio a disfarsene». Confusione, a volte un po' di pigrizia da parte dei romani sempre un po' restii a cambiare abitudini e stili di vita, ma c'è anche chi sostiene che l'Ama non sempre rispetta gli orari della raccolta rifiuti, soprattutto «quando piove e c'è cattivo tempo come nelle ultime settimane», dice Giovanni Fiore, residente in via della Croce. «Nei giorni di pioggia, i furgoncini dell'Ama non sono presenti là dove bisogna consegnare i rifiuti differenziati», racconta. «È capitato già due volte, ho chiamato il numero verde per farlo presente e mi hanno risposto che gli sembra strano visto che il servizio è garantito negli orari pubblicizzati sul materiale informativo e sul sito Internet». Anche i telefoni del I municipio sono stati presi d'assalto in questo primo mese e mezzo di attivazione del servizio. Claudia Simoncini, residente in via dei Funari nel centro storico, racconta di aver scritto una lettera al I municipio «stanca dei disagi che deve subire da quando il servizio di porta a porta è partito, tra cattivi odori, secchi della spazzatura lasciati in terra da altri condomini e cestini sempre pieni». «Perché devo trasformarmi io in una spazzina e portare questa spazzatura ogni giorno nei vari punti di raccolta e non è invece l'Ama ad occuparsene con quello che tra l'altro paghiamo di tassa dei rifiuti?», chiede invece il signor Giovanni che abita vicino piazza di Spagna. «E poi vorrei sollevare un altro quesito. Qualcuno si è accorto che mentre da una parte il Comune ci comunica di voler togliere il degrado dalle strade, dall'altra ha trasformato le piazze più belle del centro storico in punti di smistamento dei rifiuti?».