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Garbatella, 90 anni senza rughe

Roma, il quartiere Garbatella (Foto GMT)

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«La Garbatella? Un quartiere che ho imparato a conoscere e amare grazie ad alcuni amici che vi abitano e grazie a Striscia la notizia. Molti anni fa, infatti, vi realizzai una serie di servizi, tutti conclusi in maniera positiva». Sono le parole di Gimmy Ghione, inviato storico del Tg satirico di Canale 5 che continua: «Oggi questo quartiere romano è diventato molto trendy, tutti vogliono abitarci. È in atto un processo di rivalutazione culturale e sociale che ha dato risultati di prestigio». La Garbatella, che festeggia i 90 anni di esistenza, interessa sempre più i personaggi del cinema e della tv. Paola Cortellesi e Valerio Mastandrea sono stati direttori artistici di teatri del quartiere riemersi dall'ombra dell'anonimato. Il processo di rivalutazione è stato accelerato dal successo della fiction I Cesaroni, ambientata in zona. Antonello Fassari che interpreta Cesare Cesaroni, il fratello di Giulio (Claudio Amendola) racconta: «In questo periodo stiamo lavorando alla Garbatella per le riprese della quarta serie. Ho riscontrato una grande umanità negli abitanti, rimasti legati alla propria terra: non hanno venduto le loro case, ma le hanno tramandate di generazione in generazione.   La Garbatella ha un'identità forte, è un quartiere eclettico, con una tipologia architettonica interessante. Infatti la gente ha un ottimo rapporto con il verde, ci sono molti giardini e parchi». Gli fa eco Max Tortora che ne I Cesaroni è il miglior amico di Giulio: «Amo la tranquillità del quartiere, il modo di vivere meno frenetico rispetto a Roma e la disponibilità degli abitanti. Apprezzo l'onestà dei ristoratori i quali hanno continuato a mantenere prezzi "democratici" e ad offrire servizi di qualità. Ovunque alla Garbatella si mangia benissimo. Oggi è un privilegio viverci». Sbandiera a piena voce il privilegio di esserci cresciuta Giorgia Meloni, ministro per la Gioventù, che svela: «Lì ci sono tutti i ricordi della mia infanzia e della mia giovinezza. Quel quartiere ha un pregio introvabile al giorno d'oggi, riesce ad essere un paese intimo in una grande metropoli come Roma». Anche Lino Banfi, il notissimo nonno Libero di Un medico in famiglia, è affezzionato a questo posto: «Ho apprezzato questo quartiere grazie ai racconti di mio figlio Walter che è stato per anni fidanzato con una ragazza del posto».  

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