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Raccolta firme anti-autovelox

Autovelox

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Si apre un nuovo capitolo per la «crociata» contro gli autovelox di Fiumicino. Dalle pagine di Facebook alle aule del Giudice di Pace del Comune tirrenico, le polemiche sugli impianti della via Aurelia, della Portuense e di tante altre strade del territorio, non sembrano sopirsi. «Il nostro non è un attacco al Comune, anzi – spiega Mario Russo D'Auria, presidente dell'associazione Progetto Futuro – Abbiamo fatto partire una raccolta firme per invitare l'amministrazione a ridiscutere la mappa degli apparecchi». Al centro della querelle da parte del comitato, c'è anche la possibilità di progettare possibili strumenti alternativi a quelli adottati per garantire la sicurezza sulle strade. «Proprio gli interventi del Comune di Fiumicino in tema di viabilità – aggiunge Russo D'Auria – hanno dimostrato come certe iniziative siano vincenti. Penso alle rotonde sugli incroci principali o ai dossi che hanno migliorato la sicurezza su molte strade. E allora perché non continuare sulla strada della prevenzione, invece di affidarsi totalmente a delle macchinette che spesso colpiscono chi si sta recando magari in ospedale o al lavoro?». La risposta secondo alcuni cittadini, sarebbe un'altra. Più vigili e meno autovelox, almeno su certe strade. E proprio al comando della Polizia Municipale di Fiumicino, sono stati destinati parte dei fondi raccolti con le multe, che hanno «pagato» i salari dei 50 stagionali in più. Rinforzi quanto mai utili, visto che sono proprio i vigili, tra l'altro, a doversi accollare il compito di decifrare le migliaia e migliaia di immagini inviate dagli autovelox al comando di via Redipuglia. «Impossibile prevedere alternative agli autovelox sulle strade a scorrimento veloce – fa notare l'assessore alla Vigilanza urbana di Fiumicino Giancarlo Petrarca – Solo su via dell'Aeroporto (su cui sono installati quattro apparecchi, ndr) passano circa 20 mila auto al giorno. Noi puntiamo alla sicurezza, gli altri non saprei. Intanto stiamo valutando di prolungare il lavoro degli stagionali per altri 8-10 mesi». A gridare basta alla figura del vigile precario sono però gli stessi vincitori dei concorsi indetti dal Comune. La protesta nasce dalla doppia graduatoria creata per entrare nella Municipale, quella a tempo determinato e indeterminato, che ha prodotto però una grossa cricca di «senzalavoro».

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