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Piazza Gondar, palina Atac «spara» cemento

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Accadea piazza Gondar, nella corsia che dal ponte delle Valli si inoltra su viale Libia. Un evento che si ripresenta ciclicamente e che suscita più di una preoccupazione fra i residenti già «vittime» dei lavori per la futura linea B1 della metropolitana. Lo scorso agosto infatti, il cemento sparato ad alta pressione per il consolidamento degli scavi che stanno tracciando i tunnel sotterranei, aveva rotto una condotta delle fogne e causato spostamenti nei muri e nei pavimenti dei piani cantina. Il risultato fu l'invasione di liquami anche nella locale sede della banca Unicredit e dei piani interrati di un condominio. Un raccordo di fortuna installato dagli operatori e ingegneri che lavorano alla B1 per bypassare il tratto di fognatura tappata dal cemento aveva risolto il problema. I lavori sono così proseguiti e l'altro ieri, poco prima delle 11, residenti e passanti hanno visto sgorgare getti di cemento dalla cima del palo di una fermata Atac, la prima su viale Libia arrivando da Conca d'Oro. Facile la spiegazione: il cemento, sparato ad alta pressione nel sottosuolo, è penetrato nel terreno colmando ogni interstizio, ma la forza con cui è stato inoculato lo ha fatto risalire verso la superficie fino a incontrare la base infissa della palina Atac; da lì il liquido è risalito lungo il tubo che sostiene l'insegna con le indicazioni delle linee degli autobus pubblici. Lo spettacolo era veramente unico, inusuale. Un getto grigio colpiva direttamente le insegne e le vetrine dell'Istituto di credito, imbrattando tutto fino a terra. Un altro spruzzo, rivolto verso l'alto, ricadeva sul marciapiede con conseguente fuggi fuggi della gente. Poco dopo sono intervenuti gli addetti del cantiere metro che hanno circoscritto l'area dell'inconsueto «geiser» utilizzando un nastro, anche per evitare che i passanti finissero investiti dal cemento o scivolassero sul marciapiede.

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