Nevica e i verdi battono in ritirata
Fa tanto caldo che nevica. E i Verdi, rimasti in bianco, hanno dovuto annullare la manifestazione indetta ieri mattina al Colosseo. «Contro il riscaldamento globale e lo smog», lo slogan con il quale si chiamava a raccolta la galassia ambientalista della Capitale. Ma Roma si è ribellata a tanto straparlare di caldo e di «effetto tropici» che ha pensato bene di imbiancarsi tutta. E così la città si è svegliata sotto la neve. Non bastavano le temperature sempre più vicine allo zero. Di primo mattino, in più ondate, ecco la neve scendere sui tetti della Capitale e ricoprire i sampietrini del centro storico. Era dal 1985 che a Roma non si vedeva un simile spettacolo. Meno abbondante di allora, ma sufficiente per la ritirata verde. Come l'esercito di Napoleone in Russia, le bandiere arrotolate, i Verdi d'Italia hanno così disdetto l'appuntamento. Mentre viene urlato il grande allarme perché il Pianeta si scalda e quasi bolle, tutto l'emisfero boreale è spazzato da bufere di neve, temperature di molti gradi sotto lo zero e piogge martellanti. È inverno insomma così come dice il calendario. Freddo e tempo da ombrello anche nel nostro Paese del sole. Ghiacciato il continente americano dove la costa orientale è praticamente tutta bloccata dalla nevicata del secolo ribattezzata «snowclipse». In frezeer da Mosca alla Siberia. E non va meglio nel Centro Asia. Qualcuno ancora vuol farci credere che la Terra si sta scaldando e le stagioni sono cambiate. Scendono in piazza. Riempiono di dati e cifre, comunicati e manifesti. Poi si scopre che i dati sono taroccati e le cifre sbianchettate. Nevica a Roma per il piacere dei turisti e dei ragazzi che hanno saltato la scuola. Meno soddisfatti gli automobilisti rimasti intrappolati nel traffico e alle prese con le strade ghiacciate. È inverno, si rischia qualche starnuto e l'unico riscaldamento per ora all'orizzonte è quello del brodino caldo per resistere al gelo.