Ispettori in incognito al Car
Girodi vite ai lavoratori saltuari e senza regolare contratto di lavoro, coperture previdenziali, sanitarie ecc. al Car di Guidonia. «La società di gestione del Centro Agroalimentare Roma garantirà alla Direzione provinciale del lavoro le condizioni logistiche, organizzative e operative per prevenire e sradicare dalla megastruttura distributiva della Tiburtina ogni qualsiasi tipo di lavoro irregolare: rischioso, illecito, senza coperture contrattuali, previdenziali, sanitarie» annuncia in una nota Cargest. La situazione logistica del Centro agroalimentare Roma, infatti, che gravita mell'area tiburtina tra la periferia romana e Guidonia, favorisce naturalmente il fluire nella megastruttra di immigrati extracomunitari spesso clandestini in cerca di lavori saltuari che gravitano nella zona. «A nome delle rispettive amministrazioni, cinque giorni fa il manager Massimo Pallottini e il dirigente ministeriale Marco Esposito» hanno concordato «un salto di qualità nell'ambito dei controlli di legittimità sulle attività e sui rapporti di lavoro in questo luogo di frontiera». Anche perché l'opera di «di trasparenza e legalità della società di gestione è onerosa, faticosa, difficile». Per ottimizzare l'azione di contrasto «la convenzione consentirà al personale DPL-SIL (la Direzione e l'Ispettorato del lavoro) di entrare nel Car in incognito. E di organizzarsi, muoversi, prepararsi ai compiti di ufficio nelle sedi interne più idonee con gli strumenti più adatti». «In sostanza - spiega il manager di Cargest Massimo Pallottini - garentiremo alla Direzione del lavoro le migliori condizioni materiali e informative per dedicarsi alla prevenzione e all'eliminazione di ogni eventuale irregolarità nelle attività e nei rapporti di lavoro con la dovuta continuità di attenzioni investigative, di azioni preventive, interventi repressivi». I due «partner» hanno creato un modello di collaborazione che si pone anche l'obiettivo di «elaborare ed aggiornare un modello procedurale e operativo che dia massima trasparenza e sicurezza alle attività di lavoro nel Car, in nome della civiltà».