Maltempo, Roma si prepara alla neve

La neve a Roma? Dipende dal Golfo di Genova e da una concatenazione di eventi da manuale del perfetto meteorologo, che stavolta però potrebbero mettersi in fila e "regalare" ai romani una città innevata. Certamente più romantica ma paralizzata dal traffico. È accaduto l'11 febbraio del 1986 quando caddero al suolo 23 centimetri di neve al centro e 30-35 in periferia. E potrebbe accadere ancora, domani, 12 febbraio 2010.  «Da come si presenta il quadro in questo momento c'è la possibilità che all'alba di venerdì, tra le 5 e le 6, la neve possa cadere sulla Capitale - dice Franca Mangianti, responsabile dell'Osservatorio Meteorologico del Collegio Romano - Si tratterebbe comunque di un passaggio rapido perché la città è un'isola di calore e la neve non dovrebbere attecchire più di tanto». Tuttavia, per non farsi prendere in contropiede dai rovesci del maltempo, il sindaco Gianni Alemanno annuncia: «Ci stiamo preparando». «Allo stato attuale - precisa il primo cittadino - la neve a Roma è solo un'ipotesi. Saranno i prossimi bollettini della Protezione Civile a fornire ulteriori indicazioni» e nell'attesa di vedere come andrà a finire Alemanno ha chiesto all'associazione costruttori edili di mettere a disposizione i loro mezzi alla bisogna, perché «è chiaro che una nevicata a Roma è un fatto eccezionale e quindi dobbiamo minimizzare danni e problemi». Se nevicherà, non è detto che la neve cada copiosa nel centro cittadino, ma certamente imbiancherà l'area periferica da dove ogni mattina migliaia di persone si mettono in moto per raggiungere i luoghi di lavoro. Ma ecco le condizioni particolari che si stanno determinando e portare la neve dalle parti di casa nostra. «Deve esserci bassa pressione sul Golfo di Genova con una millibar sotto i mille - spiega la Mangianti - e a Roma una temperatura intorno allo zero accompagnata da umidità. Si creerebbe così una specie di ciclogenesi delle Alpi, un vortice che porta l'aria umida dal mare che provoca la neve in pianura lungo la fascia tirrenica». La bassa pressione ora si trova tra Sardegna e Baleari con la millibar di 988, ma oggi dovrebbe spostarsi proprio sul Golfo di Genova. «Insomma con questo scenario in movimento - conferma l'esperta - c'è buona probabilità di nevicate». Un evento raro a Roma e con lunghi intervalli di tempo. Tra le nevicate più recenti nel mese di febbraio vanno ricordate quelle del 1965, del 1971 e del 1986. Rispetto alla città, la neve alle porte di Roma non è un fatto eccezionale. Nelle scorse settimane i Castelli Romani sono stati innevati in quota e stanotte, dicono le previsioni del Collegio Romano, dovrebbe nuovamente nevicare in collina. Intanto nell'attesa di scoprire se venerdì mattina ci sveglieremo con la città imbiancata, possiamo tirare le prime somme sull'inverno finora vissuto. «Chi aveva detto che avremmo avuto l'inverno più caldo degli ultimi 200 anni si è dovuto ricredere - afferma la Mangianti - Quest'anno l'inverno è stato vero e accompagnato da precipitazioni abbondanti. A gennaio sono caduti 95.9 mm d'acqua quando la media è di 68,7 mm». E la primavera? «C'è chi si è spinto a dire che arriverà in ritardo. I primi giorni di aprile. Personalmente non ci metterei la mano sul fuoco, arriverà prima».