Acqua, luce, gas, telefono.
Unvero calvario per l'asfalto capitolino già sottoposto allo "stress" del traffico. Da anni si cerca una soluzione per coordinare gli interventi ed evitare così non solo che lo stesso tratto di strada venga "aperto" più volte nel giro di breve tempo ma che il rispristino dell'asfalto sia eseguito bene. Ci provò l'ex assessore ai Lavori pubblici, Giancarlo D'Alessandro, con tanto di firma di un protocollo d'intesa da parte di tutte le aziende di servizio e che prevedeva la nascita di una "cabina di regia" proprio per coordinare gli interventi. Ci ha provato anche l'assessore Fabrizio Ghera che, appena arrivato in Campidoglio ha stilato e fatto approvare un regolamento ad hoc proprio per gli scavi. Ora, è il sindaco Alemanno a bacchettare le ditte: «Convocheremo tutte le ditte che effettuano lavori sul manto stradale senza ripristinarlo nella maniera giusta provocando il formarsi di buche sul manto stradale - annuncia il primo cittadino - Stiamo già operando con il Piano di emergenza che abbiamo lanciato a gennaio e ogni giorno interveniamo sui tratti del manto stradale danneggiati dal maltempo. Ma continuiamo a constatare una forte indisciplina da parte delle aziende che mettono cavi e tubi nella città». Allo studio del Campidoglio un coordinamento forte per il controllo e la verifica degli scavi eseguiti dalle imprese dei servizi. Ma la prova del nove sarà quella di individuare meccanismi di sanzione per far rispettare le regole. Sus. Nov.