Trova 70 mila euro e li restituisce
Secondo un vecchio adagio giornalistico, non sarebbe neanche una notizia. Ma in un mondo «cinico e baro», invece, una buona azione risalta come un diamante nel fango. Specialmente se il «beau geste» viene vissuto dal suo protagonista con modestia e una sincera sorpresa nel sentirsi al centro dell'attenzione per quello che ha fatto. E quello che ha fatto Roberto Palmigiani, conducente Atac dal 1988, oggi in servizio sulla «linea 2», è semplicemente il suo «dovere» di cittadino: essere onesto. Mentre scendeva dal tram al capolinea di piazza Mancini in compagnia del collega Sandro Moretti, Roberto ha notato su un sedile una busta da lettere. Non avendo elementi per rintracciare il proprietario, l'autista ha deciso di aprirla e ha scoperto che conteneva undici assegni circolari da 6.145 euro ciascuno, per un totale di quasi 70mila euro. A questo punto, come previsto dalle direttive aziendali, Roberto ha chiamato l'ispettore di turno che, a sua volta, ha consegnato la preziosa busta alla polizia. «Ho fatto solo il mio dovere - ha raccontato - Forse molti penseranno che sia stata una buona azione, ma io, semplicemente, sono fatto così. Lavoro in Atac da ben 22 anni, e questa non è la prima volta in cui mi sono trovato di fronte a situazioni del genere. Ricordo ad esempio che nel 2001, mentre ero in servizio a Casal Bertone, mi capitò di rinvenire in vettura un portafoglio con dentro 6-700 euro in contanti. Li ho immediatamente consegnati ai carabinieri. Appartenevano ad una signora straniera, sicuramente servivano più a lei che a me. Per me è stata una cosa normale e sono convinto che per la signora abbia rappresentato la possibilità di passare un natale migliore». L'episodio di ieri non è isolato. La cronaca ne ha registrati molti altri, rendendo più consolante il nostro quotidiano sopravvivere nella giungla metropolitana. Il 2 luglio 2008 il conducente Trambus Paolo Rainaldi, in servizio sulla linea 93 che collega largo Monte San Giusto con il piazzale del Verano, è stato avvertito da un passeggero che c'era un portafoglio dietro l'anta della porta anteriore dell'autobus. Recuperati denaro (680 euro), documenti e anche due biglietti per l'aeroporto di Fiumicino, Paolo è tornato alla rimessa del Portonaccio e ha consegnato il tutto agli ispettori. Nel frattempo la turista, una tedesca, aveva sporto denuncia di smarrimento alla polizia. C'è voluto poco, quindi, per rintracciarla e riconsegnarle soldi, biglietti e documenti. Il conducente è stato «gratificato» con una lettera di ringraziamento dell'ambasciata tedesca e con un biglietto da 100 euro come ricompensa. Tanto per citare altri casi, infine, c'è quello dell'autista del 906 che ritrovò uno zaino con 10.170 euro, un altro che sul bus della linea 71 recuperò un giaccone che ne conteneva 10.000, un terzo che, sul 61, riconsegnò una borsa con 4.400 euro, mentre un quarto «inciampò» a bordo del 508 su portafoglio con 670 euro. Il record, però, spetta a Roberto Sanna: il 5 luglio del 2007 trovò e restituì 10 mila euro a un filippino, un anno prima scoprì 980 euro in una borsetta e, nel '76, due anni dopo essere stato assunto, raccolse dal pavimento del bus e riconsegnò al proprietario 330 mila lire. Una somma che, all'epoca, rappresentava il triplo del suo stipendio.