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Stuprata dall'autista, il Comune: "Ci costituiremo parte civile"

Campidoglio

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«Ci costituiremo parte civile appena gli inquirenti avranno individuato i responsabili. Ho sollecitato la polizia a muoversi rapidamente e con la massima decisione, perchè noi siamo offesi due volte: sia perchè questa violenza è avvenuta nel Comune di Roma, sia perchè il sospettato è un autista del trasporto pubblico locale. Se questa ipotesi fosse confermata prenderemo tutti i provvedimenti del caso». Lo ha annunciato il sindaco di Roma Gianni Alemanno in merito all'accusa di stupro a carico del conducente di un autobus dell'Atac a Roma. La violenza subita da una cittadina italiana di 41 anni, di origine somala, sarebbe avvenuta la notte tra domenica 31 e lunedì primo febbraio, nella periferia della Capitale. Secondo quanto raccontato dalla vittima, l'autista dell'Atac, prima di riportare il pullman al deposito sulla Prenestina, avrebbe parcheggiato il mezzo in una zona isolata ai confini della città, verso Centocelle, per poi violentarla. La donna il giorno dopo si è presentata al pronto soccorso del Fatebenefratelli, sull'isola Tiberina, e la visita ginecologica eseguita dai medici avrebbe confermato la violenza. La vittima, però, ha fatto la denuncia solo due giorni dopo l'accaduto. L'indagine, secondo indiscrezioni, sarebbe già a una svolta: dopo aver ascoltato tutti gli autisti in servizio quella sera sulla Prenestina, i sospetti si concentrerebbero su una persona. Già ieri Alemanno aveva avuto una durissima reazione: «Lo stupro denunciato dalla ragazza straniera ci offende due volte - ha affermato -. Sia perchè sarebbe avvenuto nel territorio comunale, sia perchè le responsabilità ricadrebbero su un autista del trasporto pubblico locale romano. Chiediamo agli inquirenti di accertare con la massima rapidità e con grande attenzione la dinamica di questi fatti, in modo da consentire anche all'amministrazione di colpire con la massima severità gli eventuali responsabili di tali gesto». Pesanti parole anche da parte di Adalberto Bertucci, amministratore delegato dell'Atac. «Procederemo con la massima severità possibile, qualora un nostro conducente risultasse il responsabile - ha fatto sapere -. Auspichiamo che le forze dell'ordine concludano al più presto le loro indagini perchè il comportamento inaccettabile e criminale di una singola persona non finisca col gettare discredito su un'intera categoria di lavoratori».

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