Spedizione punitiva al San Camillo
«Puttane, stronze, ve l'abbiamo fatta pagà». Pesanti insulti in romanesco e giù botte. La rabbia covata durante una notte d'attesa è esplosa all'alba di ieri mattina, quando quattro infermiere del pronto soccorso del San Camillo Forlanini sono state aggredite da due donne e un uomo, i parenti di una paziente arrivata al posto di primo soccorso del grande ospedale romano su via Gianicolense la sera prima, poco dopo la fine della partita Fiorentina-Roma. Aggredire i sanitari, per giunta donne, è stato un gioco da ragazzi, con il posto di polizia che chiude alle 14, e la vigilanza delle sole guardie giurate in servizio di notte che non possono intervenire materialmente per fermare i malintenzionati. E infatti sono stati i carabinieri della stazione di Monteverde Nuovo a farlo. I militari hanno identificato gli aggressori che sono stati denunciati per interruzione di servizio e resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Il campanello d'allarme era risuonato poco dopo l'arrivo della paziente, venerdì sera intorno alle 23.30. I malumori si sono palesati appena la donna, classificata con un codice verde, è sparita dietro la vetrata elettronica che separa la sala d'attesa per il via degli accertamenti clinici. «I parenti hanno tentato di forzare l'accoglienza scaraventando le sedie contro la vetrata» racconta un collega delle quattro infermiere sui 40 anni, all'alba prese a calci, pugni e graffi, durante quella che è sembrata una vera e propria spedizione punitiva costata una settimana di prognosi ciascuna. Agire è stato facile, perché la notte il posto di polizia è chiuso e inoltre, sottolineano i sanitari, «non è neanche ubicato al pronto soccorso ma al piano superiore». Le tre guardie giurate cui è affidata la sicurezza nelle lunghe ore notturne hanno le mani legate. «Possono solo controllare. E, se succede qualcosa, telefonare alle forze dell'ordine, le sole a poter intervenire». E così è stato. Le guardie giurate hanno telefonato ai carabinieri che hanno inviato una pattuglia dalla stazione di Monteverde Nuovo. I militari hanno riportato la calma e sono andati via. Ma il peggio doveva ancora arrivare. Dopo circa cinque ore d'attes parte la spedizione punitiva. «Verso le cinque del mattino - continua a raccontare l'infermiere - le due donne e l'uomo sono andati via. Ma dopo aver fatto il giro della piastra tecnologia sono rientrati dalla porta d'uscita cogliendo le quattro colleghe di sorpresa. «Davanti a una quindicina di pazienti in barella sono state afferrate per i capelli e insultate, graffiate sulle braccia e le mani e prese a calci e pugni».