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Polverini-Bonino, sfida sui costi

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Renata Polverini ed Emma Bonino, candidate nella corsa alla presidenza della Regione Lazio (foto Pizzi)

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Dai costi alle strategie. È sfida tra le due macchine organizzative della campagna elettorale delle candidate del centrosinistra e del centrodestra a presidente della Regione Lazio, Emma Bonino e Renata Polverini. Già indicati i primi budget per sostenere le spese della corsa. Per la radicale la cifra prevista per l'intera campagna si aggira intorno ai 2 milioni di euro; per l'ex sindacalista si parla di 500 mila euro, preventivati per le spese elettorali iniziali. Ed è polemica a distanza tra le due sfidanti. «Francamente, a vedere il numero di manifesti in giro, il dato di 500 mila euro di Renata Polverini non mi pare...», ha osservato la Bonino. «Il dato di riferisce alle spese iniziali e mi pare che 500 mila euro possano andare bene. Sicuramente aumenteranno. Abbiamo detto ad oggi, quello che abbiamo nella disponibilità e come lo impegniamo», ha replicato la Polverini. Ecco allora le spese, voce per voce.   COMUNICAZIONE - Per ora la spesa prevista dal comitato della Polverini è di 100 mila euro. In particolare per la gestione del suo sito internet (www.renatapolverini.it) e la cura della sua immagine nei manifesti e cartelloni pubblicitari. La Bonino non ha creato, invece, un sito web ad hoc e la comunicazione per la campagna elettorale si poggia sul sito a lei dedicato, online già prima dell'inizio della sfida elettorale. PUBBLICITÀ - Per quanto riguarda l'acquisto di spazi pubblicitari la somma prevista per la campagna elettorale della Bonino è di circa 450 mila euro. Si tratta essenzialmente di spazi pubblicitari in strada, nelle metro e nei bus. È pari a 150 mila euro, al momento, la somma prevista dallo staff dell'ex segretaria dell'Ugl. MANIFESTI - Riguarda un'altra grossa fetta delle spese elettorali. Dal comitato della Bonino assicurano: «Non faremo affissioni abusive». La radicale vuole una campagna fantasiosa e personale, chiede di addobbare le finestre e i finestrini delle auto. Al comitato stanno preparando manifestini da vetro con una colla che non lascia segni. Del resto, spiegano nel centrosinistra, i soldi non sono molti. Dal comitato della Polverini si apprende che la spesa iniziale per le attrezzature informatiche, i manifesti, il materiale elettorale e i gadget si aggira, per il momento, sui 170 mila euro. SEDE COMITATO - L'affitto della sede del comitato della Bonino, a Trastevere, nel cuore della Capitale, costa circa 50 mila euro, compresi allestimento e utenze. È invece di 30 mila euro la spesa per l'affitto della sede di quello della Polverini, allestito in un'ex officina dell'Atac, l'azienda di trasporto pubblico di Roma, in via Matteo Renato Imbriani, vicino a piazzale Flaminio, di proprietà della società immobiliare Baccina. IL PERSONALE - È un capitolo di spesa che non pesa sul budget previsto dallo staff della Bonino visto che «la nostra forza - spiegano dal comitato - sono i volontari». Le persone che lavorano nel comitato della candidata del centro-destra sono circa quaranta: 14 persone a contratto, tra collaboratori e segreteria, per una spesa di 50 mila euro, mentre il resto del personale è composto da volontari. RACCOLTA FONDI - La somma definitiva che verrà spesa per la campagna elettorale di entrambe le candidate dipenderà dalle attività di finanziamento e dalla raccolte fondi. A riempire il salvadanaio i militanti, le associazioni e i simpatizzanti dei partiti, grandi e piccoli. E i fondi raccolti nelle cene di finanziamento e sottoscrizione.

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