Abusi a Rignano Flaminio Oggi è il giorno della difesa
Il pomeriggio porterà una camera di consiglio nell'udienza preliminare di oggi chiamata a decidere sulle 5 richieste di rinvio a giudizio per i presunti abusi ai danni dei 21 bambini dell'asilo di Rignano Flaminio. Agli avvocati difensori e a quelli di parte civile, che con i loro interventi stamane alle 9,30 riapriranno la settima seduta consecutiva in calendario dallo scorso ottobre, è stato infatti già comunicato che «l'udienza dovrà concludersi entro le ore 14 per consentire al giudice di ritirarsi successivamente in camera di consiglio». Anche se uno dei difensori, Francesca Coppi, ha già fatto presente al gup, Pierluigi Balestrieri, «l'insufficienza di tale udienza per l'esaurimento della discussione degli avvocati Coppi e Borgogno». I due legali, rappresentanti dei coniugi Gianfranco Scancarello e Patrizia Del Meglio, ultimeranno gli interventi della difesa per poi lasciare spazio alle già preannunciate repliche delle parti civili. È quindi probabile che la camera di consiglio possa anche slittare a domani o a venerdì prossimo. Anche perché «io prevedo di parlare per tutto il giorno», avverte l'avvocato Roberto Borgogno che, insieme al professor Franco Coppi, aveva infatti richiesto la scorsa settimana «almeno altre tre udienze di discussione, onde consentire ai difensori che devono ancora rassegnare le proprie conclusioni di svolgere compiutamente le loro difese e a tutte le parti processuali di svolgere con altrettanta ampiezza gli eventuali interventi in replica che si renderanno necessari». Ma il gup Balestrieri non ha però accordato le tre sedute supplementari richieste e sembra orientato semmai a concedere eventualmente non più di un'udienza extra. Le difese hanno provato a ricordare che «il fascicolo processuale si compone attualmente (trascurando le riprese video degli incontri peritali e delle audizioni protette) di più di diecimila atti processuali», anche per provare a strappare almeno un'altra udienza. Invece il giorno della decisione sulla richiesta di rinvio a giudizio per violenza sessuale, maltrattamenti e corruzione nei confronti di minorenni, atti osceni, sottrazione di persone incapaci, sequestro di persona e atti contrari alla pubblica decenza che, a seconda delle posizioni, sono state avanzate dal pm Marco Mansi per i 5 indagati sembra ormai essere arrivato. Dopo quasi tre anni di indagini preliminari si saprà se le tre maestre, una bidella, e un autore tv dovranno finire alla sbarra. Un «rinvio a giudizio ormai imprescindibile», secondo gli avvocati di parte civile Franco Merlino e Antonio Cardamone. Oppure «un inverosimile processo kafkiano», come lo prospetta Emilio Salustri, difensore della maestra Pucci. Ma, se si andrà al dibattimento, «lì si farà sul serio - ha già avvertito il difensore Giosuè Bruno Naso - e sarà un processo devastante».