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Botticelle, regole fantasma

Le storiche botticelle

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Microchip per tutti i cavalli, visite mediche per stabilire l'idoneità, registro delle attività giornaliere, pronto soccorso con assistenza 24 ore su 24, ambulanza adibita a soccorso per i cavalli, nuove stalle al Galoppatoio di Villa Borghese, dispositivi catarifrangenti sul pettorale degli animali, realizzazione di una targa da apporre alla carrozza, così come previsto dal codice della strada e indicazione di percorsi e aree di sosta, l'alternativa di convertire la licenza o di optare per una nuova, rivoluzionaria "botticella elettrica". E l'apertura di un tavolo per valutare l'introduzione di una tariffa fissa. È il nuovo regolamento sulle botticelle, presentato il 4 marzo scorso in Campidoglio dal sindaco Alemanno, dall'assessore all'Ambiente, Fabio De Lillo, alla presenza del sottosegretario a Welfare e Salute, Francesca Martini. La delibera con il nuovo regolamento è stata invece approvata il 20 luglio con 33 voti favorevoli, un contrario e un astenuto. Da quel momento si sarebbero dovuti indicare i percorsi entro novanta giorni e la realizzazione delle targhe entro sei mesi. Peccato però che, a quasi un anno dalla presentazione e a sette mesi dall'approvazione definitiva, resti ben poco di quelle "dieci regole" che avrebbero rivoluzionato le botticelle romane. A fare una verifica sull'applicazione del regolamento, il presidente della commissione capitolina alle Politiche ambientali, Andrea De Priamo. Di fatto, l'unico documento concreto è una memoria di giunta approvata pochi giorni fa sulle botticelle elettriche. «Ho inviato una lettera per sollecitare l'applicazione del regolamento - spiega De Priamo - soprattutto in previsione della prossima estate, quando rischiamo di ritrovarci a combattere con i problemi legati al caldo e al lavoro di questi animali. L'obiettivo del regolamento è quello di garantire prima di tutto il benessere dei cavalli e io ho sollecitato gli uffici preposti a mettere in pratica il regolamento». Il problema sarebbe soprattutto di competenze. L'indicazione dei percorsi da autorizzare alle botticelle, ovvero strade che per pendenza e tipologia di asfalto non gravano sul lavoro dei cavalli, era prevista al massimo entro ottobre. Eppure, nulla si è fatto, sembrerebbe per un problema di competenze e comunicazione con l'assessorato alla Mobilità. Un'indicazione che non dovrebbe tuttavia costituire particolari difficoltà. E su questo la stessa delibera non lascia dubbi: «È fatto obbligo ai titolari di licenza di svolgere l'attività nei percorsi protetti e negli orari autorizzati; i percorsi e le aree di sosta più adeguate sono individuati con provvedimento dirigenziale entro 90 giorni dall'approvazione del presente atto. Con medesimo provvedimento - continua la delibera - sono individuate le modalità di monitoraggio del servizio eventualmente tramite controllo satellitare». E se non risultasse abbastanza chiaro, la delibera incalza: «...è inibito il passaggio delle vetture pubbliche a trazione animale in strade non ritenute idonee e/o con pendenze eccessive indicate con apposito provvedimento dirigenziale». Ora, passi per il monitoraggio satellitare e per il microchip su tutti i cavalli (per i quali è prevista la dotazione ai vigili urbani dell'apposito strumento per la lettura), operazioni che richiedono certamente tempi di organizzazione più complessi, ma individuare i percorsi da autorizzare alle botticelle, così come realizzare il modello di targa da apporre sulla carrozza, il libretto di registrazione delle attività e le visite mediche per accertare l'idoneità del cavallo sono tutte promesse che sarebbero già dovute diventare realtà. E l'estate non è poi così lontana.

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