Blitz della polizia nel centro disabili
Sono arrivati alle 9 del mattino. Dodici agenti del commissariato di Civitavecchia hanno bussato alla porta del centro disabili «Alessandro Boggi» di Santa Severa per un'ispezione su mandato del sostituto procuratore di Civitavecchia Margherita Pinto. Un'ispezione che fa seguito alla denuncia depositata lo scorso 18 dicembre da Angela Maria Contona dell'associazione genitori utenti disabili. Il centro di Santa Severa gestito dalla cooperativa Ri.Rei. non è la prima volta che è oggetto di un'ispezione. Già lo scorso 2 aprile i carabinieri del Nas avevano effettuato un sopralluogo. E la relazione parlava chiaro: «Sono state rilevate numerose difformità che riguardano i requisiti minimi strutturali e organizzativi, nonché le destinazioni d'uso degli ambienti e le insufficienti condizioni igienico sanitarie». E ancora: «La disposizione dei posti letto per il numero dei degenti presenti e per la conformazione del centro non è in linea con le normative di settore, per cui in mancanza dei requisiti minimi di legge non può usufruire della prevista autorizzazione di funzionamento». A quasi un anno di distanza gli agenti di Civitavecchia hanno potuto verificare se la situazione sia cambiata o meno. L'ispezione è durata circa quattro ore. Poi gli operatori presenti nella struttura sono stati convocati in commissariato per testimoniare sulle condizioni di lavoro in cui si trovano ad operare. Un assitente, dopo una nostra visita di un mese fa, si era lamentato per la mancanza della carta igienica e dell'orzo per fare il caffè. Anche il presidente della commissione regionale alle Politiche Sociali, Peppe Mariani, il 10 dicembre scorso aveva voluto fare un sopralluogo. Ed era rimasto allibito: «I disabili sono ammassati in stanze troppo piccole. Anche 25 in soli 16 metri quadrati. E con pochi operatori ad assisterli». La rappresentante dei genitori adesso è fiduciosa: «Finalmente qualcuno è intervenuto per ridare dignità ai nostri ragazzi disabili». Questa è una battaglia che va avanti da molti mesi. I genitori dei disabili hanno chiesto più volte di togliere alla Ri.Rei. la gestione dei sei centri per disabili (oltre a quello di Santa Severa ci sono i quattro di Roma e quello di Lavinio) e di affidarli alle Asl. Ma proprio alcuni giorni fa, il 29 gennaio, la giunta regionale ha preso un'altra decisione, approvando una delibera con cui avvia il percorso di accreditamento. Un iter che, come spiega il vicepresidente Montino, «sarà preceduto da un'ultima valutazione tecnica strutturale che verrà fatta dagli organi ispettivi preposti». Valutazioni che da ieri sta facendo anche la polizia.