"Roma capitale ecosostenibile nel 2011"

Roma vuole diventare Capitale europea dell’ecosostenibilità nel 2011. Il sindaco Gianni Alemanno ha firmato la candidatura. La sfida, dunque, è concreta.  E il progetto, ambizioso, guarda molto più lontano. Il primo cittadino vuole una Roma a impatto zero. Vuole incoronare la Capitale d’Italia città più verde d’Europa, perché deve vincere una gara più importante: ospitare le Olimpiadi del 2020. Al Campidoglio si sono accorti che, in passato, le città che hanno organizzato i Giochi hanno presentato decine di progetti ecosostenibili. Una maggiore attenzione all’ambiente è la chiave del futuro «sì» del Coni alla candidatura e dell’assegnazione all’Italia delle Olimpiadi 2020 da parte del Comitato olimpico internazionale.   Per tagliare il traguardo c’è bisogno di guardare a una Roma pulita. Così, in una sabato sera in famiglia, l’assessore all’Ambiente del Campidoglio, Fabio De Lillo, è costretto a rigettare le accuse di Legambiente. L’associazione denuncia un inquinamento crescente nella Capitale e attacca la Giunta di centrodestra. A De Lillo tocca il compito di ricordare ciò che è stato fatto: «A Roma la situazione è sotto controllo. Parlano i numeri. I miglioramenti sono da attribuire a interventi effettuati o in corso di realizzazione: potenziamento del trasporto pubblico, nuove linee metro, estensione del car sharing e attivazione del bike sharing, rinnovo della flotta Atac, aumento delle zone pedonali, incentivi all’auto elettrica e da quest’anno i ciclomotori a 4 tempi Euro 0 non entrano più nella Ztl». Poi tocca al futuro. De Lillo racconta la Roma verde che sarà. I progetti: «La grande novità è aver riesumato Roma Energia, l’agenzia che lavora per incentivare l’energia alternativa e il risparmio energetico». Per l’assessore i vantaggi a medio termine riguarderanno soprattutto l’inquinamento, grazie anche all’adozione di nuove tecnologie con il contributo economico dei fondi speciali del ministero dell’Ambiente. Il Progetto di Roma Energia «spaccherà» la città in tre: una parte agricola dove gli investimenti punteranno sulle energie rinnovabili che guardano al sole; una parte industriale che sfrutterà i tetti dei capannoni per impiantare pannelli fotovoltaici; infine la parte urbana, dove il centro storico potrebbe ritrovarsi con miliardi di tegole fotovoltaiche. De Lillo spiega in oltre che per le strade viaggeranno degli «autobus aspiravolvere», come li chiama lui. Dei mezzi con una particolare scatola che aspira le polveri sottili. Queste linee si troveranno soprattutto nelle zone trafficate dove i palazzi sono più alti (come sulla Tiburtina) e lo smog si accumula. Li vedremo tra sei mesi. Le stesse scatole aspira-polveri-sottili saranno installate su alcuni lampioni della città. «Inoltre il ministero dell’Ambiente - spiega De Lillo - ha messo a disposizione due milioni di euro a Regione per acquistare i filtri Retrofit degli autobus (che trasformano un mezzo Euro 2 in Euro 4, ndr). Ma la Regione Lazio non aveva fatto richiesta dei fondi, noi ci siamo mossi e finalmente siamo riusciti a far sbloccare i finanziamenti». Sull’asfalto, inoltre, la sera si deposita il 10 per cento delle polveri sottili della città. Basterà dunque riattivare un servizio vecchio di trent’anni: il lavaggio delle strade di notte. Infine De Lillo promette maggiori attenzioni ai finanziamenti speciali della Commissione Ue, del Governo e della Regione. A proposito: con le due candidate per il Lazio, Roma ha già preso accordi economici per l’ambiente. Pd o Pdl conta poco. La Capitale vuole vincere le Olimpiadi.