«Adotta una buca».

Tuttoquesto avviene l'indomani del piano straordinario anti-buche, varato dal Comune. I cittadini ormai sono desiderosi di prendere parte attiva per incentivarne una più rapida riparazione. L'obbiettivo previsto non è solo quello di segnalare le strade o i marciapiedi che mettono a repentaglio l'incolumità di motociclisti o pedoni, indicandone la pericolosità. Stavolta si va oltre la mappatura dei luoghi rischiosi, si invitano i cittadini a prendersi personalmente cura di una o più buche. Una sorta di vera e propria adozione virtuale, per evidenziare quella che a Roma rappresenta un'emergenza. E cercare, magari, di porvi rimedio. Cioè, se possibile, ripararle. Infatti, non sono da sottovalutare le cosiddette «buchette», che, se trascurate, si possono allargare. Fra le buche in attesa di adozione, ci sono quelle di via Collatina, oppure le più grandi, situate presso alcune uscite del Raccordo Anulare. Piccoli «crateri» si trovano anche in via Emanuele Filiberto e in vari tratti del Lungotevere. Bea. Boe.