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Sanità, rivoluzione per risanare il sistema

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.Le linee guida sono quelle già enunciate dalla candidata alla presidenza del Lazio, Renata Polverini: accorpamento delle Asl, drastica riduzione della burocrazia per rientrare dal deficit e valorizzazione delle eccellenze. Di tutto questo si è parlato ieri in un vertice al «Laboratorio Lazio» cui hanno partecipato i maggiorenti del Pdl. Tra questi Andrea Augello, Fabio Rampelli, Domenico Gramazio, Cesare Cursi, Franco Condò e Renato Sconsigli. Presenti al comitato elettorale di via Imbriani anche il coordinatore regionale Vincenzo Piso e quello romano Gianni Sammarco. Il riassetto del servizio sanitario regionale partirà da una lettura analitica dei dati economici. La riforma - trapela dal summit - metterà al centro le esigenze e la soddisfazione dei cittadini e la qualità delle prestazioni attraverso il riassetto dell'intera governance. Il Trg resterà il parametro per il controllo della spesa sanitaria, anche se «non costituirà la sola cartina di tornasole per verificare l'effettiva qualità della prestazione e, conseguentemente, per determinare eventuali tagli». Anche perché l'obiettivo del Pdl resta il rientro dal deficit rinegoziando il piano col governo, ma senza pregiudicare l'assistenza e i posti letto. Riduzione delle Asl e ridefinizione delle aziende ospedaliere puntando sull'alta specializzazione sono le parole d'ordine che stanno ispirando i tecnici del Pdl. Nel vertice di ieri - aggiornato a martedì, quando si terrà un nuovo summit nella sede di Farmacap seguito da altre due riunioni calendarizzate per giovedì e venerdì - si sono anche analizzate varie ipotesi di riassetto. Ipotesi, però, fanno sapere fonti interne al Pdl «che al momento rappresentano solo canovacci per ulteriori ragionamenti sul programma». Numerosi sono ancora i nodi da sciogliere. Tra questi i rapporti e i precisi termini che disciplinano l'alleanza con l'Udc (che sulla sanità avrà un peso specifico rilevante) e l'assetto per valorizzare il mondo della sanità privata accreditata. Le posizioni dell'area An sono ancora distanti da quelle di Fi. «Ma non è un problema - assicurano fonti interne al vertice - c'è tempo per studiare un programma omogeneo che tenga conto delle sensibilità di tutti». Martedì la seconda puntata.

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