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Mancano all'appello 14 punti dei 39 siglati a maggio 2009 dall'ex governatore Marrazzo con i sindacati regionali, per quello che allora fu definito «patto contro la crisi».

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Ètoccato ieri mattina al vicepresidente della Regione Esterino Montino, in un faccia a faccia a porte chiuse durato più di due ore con i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, spiegare i motivi di infrastrutture non ancora realizzate e atti legislativi a cui non si è dato seguito. Per almeno sei punti non attuati sarebbe stata «responsabilità del governo nazionale», ad esempio l'importante progetto infrastrutturale per la Pontina e quello per la Salaria che, ha spiegato Montino, «non hanno avuto il via libera del Cipe e dell'Anas». Altri punti, di competenza diretta della giunta, ad esempio alcune leggi da approvare come quella sugli appalti, «non sono state portate a termine vista la gestione del consiglio in ordinaria amministrazione». A voler guardare il bicchiere mezzo pieno 25 punti hanno trovato applicazione (in verità al momento della presentazione del patto lo scorso mese di luglio Marrazzo dichiarò che dei 39, 10 erano già stati realizzati), mentre altri potrebbero ancora trovarla visto che restano aperte questioni come il Recup o l'avvio dei cantieri per il San Giacomo, che sta gestendo il commissario straordinario alla sanità Guzzanti.

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