Roma invasa da duemila abusivi
Bigiotteria, pellame, accessori femminili e maschili, prodotti e venduti da circa duemila ambulanti abusivi che esercitano quotidianamente sul territorio capitolino e che muovono un giro d'affari di una ottantina di milioni di euro l'anno. L'abusivismo commerciale a Roma è una vera e propria piaga per migliaia di piccoli commercianti e artigiani, che la Cna di Roma ha quantificato in una indagine e che dà l'esatta dimensione del fenomeno. Abituati a fare i conti con i "soliti" marchi contraffatti venduti dagli extracomunitari ad ogni angolo delle strade e delle vie più commerciali, la Cna punta il dito contro un'altra faccia dell'abusivismo fatta di migliaia di prodotti che non copiano originali e marchi famosi, ma fanno bella mostra su banchetti di vario tipo e dimensione, che occupano tra l'altro spazi pubblici senza alcuna autorizzazione. Si vedono spesso intorno ai mercati rionali, ma anche nelle strade commercialmente più appetibili. Duemila è il numero di questi commercianti "improvvisati", peraltro sottostimato, e ognuno in grado di fatturare tra i 30 e i 40 mila euro l'anno. «Il giro d'affari dell'abusivismo commerciale è enorme e deve essere contrastato – spiega Lorenzo Tagliavanti, Direttore della Cna Roma - Il problema, infatti, non è soltanto la tutela di piccoli e medi imprenditori che operano legalmente sul territorio e che ricevono evidentemente un danno dall'esistenza degli abusivi, ma anche del prodotto Made in Italy famoso in tutto il mondo». L'azione di contrasto al commercio illegale che ha portato in questi giorni l'amministrazione comunale in accordo con il Ministero dello Sviluppo Economico a promuovere una campagna informativa nelle piazze dei 19 municipi coinvolti (questa mattina l'inaugurazione al quartiere Africano) deve essere indirizzata, spiegano ancora dalla Cna, anche e soprattutto alla difesa del prodotto, una battaglia che da anni l'associazione porta avanti con le istituzioni, ma che oggi, con la crisi che il settore sta attraversando, acquista un significato ancora più importante.