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La sfida di Zingaretti: enti locali e governo uniti contro la crisi

Nicola Zingaretti

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Italtel, Eutelia, polo farmaceutico di Pomezia, polo industriale della Valle del Sacco, Tiburtina Valley. La crisi economica non ha risparmiato Roma e il suo hinterland, colpendo duramente le aziende. La situazione è drammmatica. «I dati sulla disoccupazione e la cassa integrazione sono preoccupanti, un quadro nero», taglia corto l'assessore provinciale Massimiliano Smeriglio aprendo il Consiglio provinciale straordinario sulla crisi economica e sul lavoro con una dedica alle morti bianche. «Come Provincia - spiega Smeriglio ai consiglieri - la spesa per gli investimenti finanziata tra il 2008 e il 2012 raggiungerà la cifra di circa 581 milioni di euro. A questa cifra si devono aggiungere gli oltre 410 milioni di euro per gli interventi previsti da Ato2 nel triennio 2010-2012. La Provincia di Roma conscia delle difficoltà del momento e della drammaticità della crisi è impegnata a fare la propria parte cercando costantemente il rapporto e le necessarie sinergie con il Comune di Roma, i 120 comuni della Provincia, la Regione Lazio e le parti sociali». In aula ci sono anche i rappresentanti locali dei sindacati, il presidente della Camera di commercio Andrea Mondello e il numero uno degli industriali romani Aurelio Regina. Per Mondello «il 2010 sarà un anno difficile perché dovremo confrontarci coi Paesi dell'Estremo Oriente. C'è la necessità di un welfare forte che consenta attraverso gli ammortizzatori a chi ha un contratto a tempo determinato di programmare il futuro». «Non stiamo ancora uscendo dalla crisi - afferma il segretario Cgil Roma e Lazio Claudio Di Berardino - Bisogna ripensare un nuovo modello di sviluppo». Per il segretario Ugl Gianni Fortunato invece «si esce dalla crisi con azioni concrete che passano attraverso la stretta collaborazione con gli enti del territorio, in questo modo si risponde all'esigenza di concretezza». Mentre per il presidente Uir Regina occorre «ripensare al nucleare perché le imprese sono intenzionate a investire 35 miliardi di euro». Presente nell'emiciclo di Palazzo Valentini anche il presidente della Provincia Nicola Zingaretti, fresco di firma del protocollo d'intesa col segretario generale dell'Ugl di Roma e Lazio Gianni Fortunato. L'accordo è volto a programmare azioni contro la crisi che superino la segmentazione territoriale promuovendo la cooperazione interistituzionale e l'efficienza degli interventi. «Con questo protocollo d'intesa - dice Zingaretti - vogliamo tutelare i soggetti più deboli del mercato del lavoro, come i precari, gli immigrati e i giovani in cerca della prima occupazione. Sono i primi a essere colpiti dalla crisi e le Istituzioni devono fare il possibile per dar loro tutto il sostegno necessario. È fondamentale aiutare anche le piccole imprese e le realtà locali costrette a vivere in situazioni di difficoltà come la Merch di Pomezia o la Telecom a Roma e aziende colpite da eventi calamitosi come nel caso di Tiburtina Valley.   I cittadini non hanno bisogno di parole rassicuranti, ma di azioni concrete». Secondo il presidente della Provincia «non usciremo dalla crisi tornando a come eravamo nel 2007. Nel 2009 abbiamo iniettato liquidità nel sistema e abbiamo frenato il crack finanziario, nel 2010 dobbiamo cominciare a costruire l'economia del domani». «Fuori dalla crisi cambiando - prosegue Zingaretti - sarà il leit-motiv che accompagnerà tutte le iniziative che nei prossimi mesi metteremo in campo sui temi decisivi dell'ambiente e dell'energia, della creatività e del sostegno ai talenti, del lavoro e della formazione». Per il presidente Zingaretti, «la crisi oggi, ha due facce: quella della ripresa del Pil e quella di una sempre più allarmante emergenza occupazionale. Non dobbiamo nasconderci nessuna delle due, ma lavorare per costruire un nuovo modello di sviluppo». Per arginare i «numeri sempre più allarmanti dell'emergenza lavoro nel nostro territorio», secondo Zingaretti «serve una risposta all'altezza. Per questo proponiamo la convocazione di un tavolo istituzionale per la definizione di un Piano Straordinario per il Lavoro composto dalle Istituzioni locali, dal governo, dai rappresentanti delle forze sindacali e produttive, per offrire una risposta rapida e incisiva alle migliaia di famiglie colpite dalla crisi».  

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