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L'Alitalia interviene nella polemica sugli aumenti dei taxi da e per l'aeroporto di Fiumicino criticando il possibile incremento della tariffa fissa da 40 a 45 euro.

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Unaumento che per il dirigente di Alitalia «non ci voleva», perché il sistema dei trasporti «deve essere competitivo nel suo complesso». Una stoccata questa che segue la presa di posizione dell'Ibar, l'associazione che unisce 78 compagnie aeree presenti in Italia, quasi tutte con scalo a Fiumicino, che ha bollato come «inopportuno» e «incomprensibile» l'aumento di 5 euro della tratta. Le difficoltà di trasferimento dall'aeroporto a Roma - quello che l'ad di Alitalia Rocco Sabelli ha chiamato «l'imbuto» -, sta riuscendo a mettere d'accordo la compagnia di bandiera con le Ferrovie dello Stato di Mauro Moretti. Allo studio il miglioramento del trasporto su ferro in qualità e frequenza del servizio. Tutti dati indicatori dello scontento che l'utenza riscontra nel servizio dei taxi di Roma. Una categoria che ha ricevuto negli anni aiuti dai sindaci di centrosinistra e che rischiano di proseguire anche con la giunta di centrodestra. «Sull'aumento delle tariffe dei taxi - ha poi precisato Alemanno - dovrò parlare al più presto con l'assessore alla Mobilità Sergio Marchi che sta conducendo la trattativa e vedremo a che punto siamo arrivati».

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