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Cassia, rubato il Tricolore

Cassia, rubato il tricolore che era stato deposto sulla Targa in onore dei caduti

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Scrivo per riferire di un increscioso episodio, purtroppo l'ultimo di una lunga serie, avvenuto nel Giardino dei Caduti sul Fronte Russo, in via Cassia 737. Qualcuno ha rubato il Tricolore che il 24 gennaio abbiamo deposto alla Targa che ricorda il sacrificio dei soldati italiani. Anni prima furono date alle fiamme le corone d'alloro deposte alla loro memoria. Ho denunciato il furto ai carabinieri della Stazione Tomba di Nerone. Ma spero che il ladro o il teppista restituisca la bandiera che ha un grande valore simbolico. Silvano Leonardi Presidente del Comitato Nikolajewka All'alba del 16 dicembre 1942, sulle gelide steppe russe iniziava l'operazione "Piccolo Saturno" condotta da tre armate sovietiche con l'obiettivo di eliminare l'8° Armata italiana posta a difesa lungo il fiume Don. Un mese dopo veniva scatenata una seconda offensiva contro il Corpo d'Armata Alpino. Questo al termine di una disperata lotta spezzò definitivamente a Nikolajewka il cerchio di fuoco e tra mille traversie in circa trentamila su duecentomila fecero ritorno in Italia. Molti di loro in condizioni fisiche precarie come Valentino Di Franco che ebbe entrambi i piedi congelati. Egli vive a Monterotondo sempre con lucida memoria per quelle tragiche giornate. Puntuale a Roma il 24 gennaio scorso alla Tomba di Nerone sulla Cassia gli Alpini affiancati da reparti militari, Associazioni d'Arma e Istituzioni hanno ricordato il 67° anniversario di quelle tragiche giornate del 1942/43. La cerimonia preceduta da un lungo corteo tra due ali di cittadini era aperto da Carabinieri a cavallo e Lancieri di Montebello in divisa storica. Tutto si è svolto nel Giardino dedicato ai caduti sul fronte Russo con i patrocini del Presidente della Repubblica, della Camera dei Deputati della Provincia e Comune di Roma. Purtroppo il giorno successivo un atto vandalico ha fatto sparire il tricolore issato sul pennone del giardino. Tre anni fa furono bruciate le corone d'alloro poste in memoria dei caduti. All'artigliere Alpino Silvano Leonardi, Presidente del Comitato Nikolajewka non è rimasto altro che presentare denuncia ai carabinieri di Tomba di Nerone stigmatizzando l'ignobile gesto. La memoria del sacrificio delle nostre Penne Nere in Russia viene commemorata non solo a Roma. A Mentana il Museo Nazionale della Campagna dell'Agro Romano per la liberazione di Roma ha allestito sabato 23 gennaio una mostra sugli Alpini legata al gemellaggio siglato dal Sindaci dei due Comuni nel 2005 tra il Museo della Campagna risorgimentale del 1867 con il Museo militare Alpino di Antrodoco (Ri) dove in 300 mq si possono ammirare cimeli militari dalla prima guerra all'ultimo conflitto mondiale. Domenica 14 febbraio a Isola del Gran Sasso (Te), ci sarà una grande cerimonia Commemorativa dei caduti di tutte le guerre a cura della Sezione «Abruzzi» dell'Associazione Naz. Alpini denominata «Selenyj - Nikolajewka». Tornando ad Antrodoco gli Alpini vi realizzarono nel settembre 1959 una chisetta dedicata alla "Madonna della Julia" sul Monte Giano a 1300 mt. Il Quotidiano «Il Tempo» in un ampio servizio sull'evento titolava il 5 ottobre: «Hanno costruito una chiesetta sul Giano trasportando a spalla persino l'acqua». (Foto Gmt)

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