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Via Tasso, scritte antisemite nel Giorno della Memoria

Le scritte antisemite comparse in via Tasso a Roma

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"Olocausto propaganda sionista" e "27-01. Ho perso la memoria". Sono queste la scritte apparse sul muro esterno del museo della Liberazione di via Tasso. Vergate con uno spray di colore nero e accompagnate anche con svastiche e fuan le scritte sono state scoperte questa notte, intorno alle 1.30 dagli agenti del commissariato Esquilino.   Oltraggio alla memoria - "Le scritte apparse vicino al muro del Museo della Liberazione e a via Cavour costituiscono un atto gravissimo, un'offesa senza pari al rispetto della persona umana". Lo afferma il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, a proposito delle scritte antisemite e con croce celtica tracciate proprio nel Giorno della Memoria. "Purtroppo - aggiunge - mentre aumenta la consapevolezza storica condivisa al fine di non ripetere la tragedia della Shoah, c'è ancora qualche criminale che si spinge a oltraggiare la Memoria solo per ottenere visibilità mediatica. Deve essere chiaro a tutti che non ci saranno sconti per chi offende la vita predicando l'odio e l'intolleranza. Nel rivolgere un appello agli inquirenti perchè individuino al più presto i responsabili, voglio esprimere, a nome mio e di tutta l'Amministrazione, la solidarietà al presidente del Museo di Via Tasso, Antonio Parisella, e a Riccardo Pacifici, presidente della Comunità ebraica di Roma, per questo ennesimo atto infame".   Ricordo ancora più saldo -  "Uno sfregio alla nostra comunità". Così il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, definisce le scritte antisemite comparse sul muro e sulla targa del Museo della Liberazione di via Tasso. Al presidente della Comunità ebraica, Riccardo Pacifici, Zingaretti esprime "piena vicinanza e solidarietà". "E' una evidente provocazione, un vile tentativo di colpire i nostri sentimenti e i nostri valori - scrive il presidente - proprio in occasione di questa giornata, dedicata alla Memoria della più grande tragedia che l'umanità abbia mai vissuto.  Gesti come questo rendono ancora più forte e più salda in noi la volontà di ricordare e di affrontare con responsabilità e coraggio una sfida culturale che resta sempre attuale".  

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