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Serpentara contro l'antenna

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Ungruppo di circa 30 cittadini della zona di Serpentara hanno manifestato sotto il Campidoglio per chiedere la delocalizzazione di un'antenna di telefonia mobile che si trova a 29 metri dalle loro abitazioni. Hanno esposto alcuni striscioni con su scritto: «L'antenna killer ti ha aggiunto su facebook», «Via l'antenna dalle nostre case», «Si scrive antenna si legge cancro» e «Ho visto l'antenna, la morte non guarda in faccia nessuno». I residenti hanno già fatto ricorso al Tar e ora chiedono al Comune, nello specifico all'assessore comunale all'Urbanistica Marco Corsini, di delocalizzarla e hanno già individuato un sito alternativo. Intanto in Consiglio comunale si sta ultimando un testo di una mozione bipartisan con la quale si chiederà di spostarla ad almeno 150 metri dalle abitazioni, come previsto dal decreto Gasparri. Per il minisindaco del IV Municipio Cristiano Bonelli, «la protesta è il chiaro segno dell'inizio della campagna elettorale. Sorprende che a farla sia un Comitato, formalmente apolitico, ma chiaramente schierato in maniera strumentale. Ho infatti emanato non una ma ben tre ordinanze di blocco lavori, forse un record per la stessa antenna. Non a caso la protesta si sia celebrata in Campidoglio e non davanti la sede del Municipio. Purtroppo, occorre segnalare che il Tar ha respinto il ricorso ma, ciononostante, abbiamo avviato con la compagnia telefonica colloqui per giungere a una delocalizzazione dell'antenna in questione». «Il Municipio - ha detto ancora Bonelli - è impegnato a tutelare la salute dei cittadini ma non intende prestarsi a strumentalizzazioni. Spiace constatare che questo impegno del IV Municipio e il rigetto del Tar siano stati omessi».

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