Follia alla caserma dei pompieri Impiegato ferisce dieci colleghi
Quattro persone ferite a colpi di coltello, sei investite con l'auto in un rocambolesco tentativo di fuga. È questo il primo bilancio del folle gesto di un ingegnere di 41 anni che si è recato alle dieci e mezza di questa mattina nella sede dei vigili del fuoco di piazza Scilla 2 a Capannelle, usata anche come luogo di esercitazioni, per riscuotere il pagamento di alcuni lavori che aveva svolto. Sangue e panico dappertutto - "C'erano pozze di sangue ovunque, una situazione di panico totale. I feriti hanno detto che è stato un gesto improvviso, un attacco a freddo senza motivo". È il racconto del direttore della centrale operativa del 118 di Roma, Livio De Angelis, su quanto accaduto questa mattina nella scuola centrale antincendio di Roma. "Sono due le donne rimaste ferite - ha proseguito - di cui una in gravi condizioni, ricoverata all'ospedale Vannini a causa di una ferita di almeno 10 cm alla gola". Un ferito è grave - Sono dunque dieci in tutto i feriti, trasportati dalle ambulanze del 118 al policlinico Casilino e in altri sei ospedali della capitale. I più gravi sono la donna colpita alla gola e un uomo ferito al torace che è stato trasportato in elicottero al policlinico Gemelli. Gli altri sono invece stati investiti nel piazzale della caserma mentre il 41enne tentava di fuggire in auto poco prima di essere bloccato dai carabinieri. Il raptus nel sacrario dei pompieri - Dal comando generale dei Vigili si è appreso che i feriti sono stati accoltellati con un coltellino tascabile e gli altri sono stati investiti dall'uomo, che ha tentato, dopo l'aggressione, di allontanarsi in auto. Dei dieci feriti, otto sono vigili del fuoco e due fanno parte del personale amministrativo. L'accoltellamento è avvenuto nei pressi del Sacrario dei pompieri, all'interno della struttura. "Una persona tranquilla" - L'aggressore, secondo quanto si apprende, non aveva mai mostrato problemi in passato e viene definito dai suoi stessi colleghi una "persona tranquilla". Si chiama Gabriele Mancini, 41 anni, e secondo quanto si apprende, lavorava da poco nella Scuola centrale antincendio della Protezione civile dei Vigili del Fuoco dove stamani è avvenuto il ferimento e l'investimento. Per il momento è affidato alle cure dei medici dei vigili del fuoco e della guardia medica psichiatrica negli uffici della stazione dei carabinieri di via del Calice. Secondo quanto affermano fonti investigative il gesto di questa mattina non sarebbe legato a motivi economici ma si tratterebbe di un vero e proprio raptus. Mancini non è stato ancora interrogato a causa delle sue condizioni di salute per le quali potrebbe essere sottoposto al trattamento sanitario obbligatorio. Il fascicolo aperto dal pm Patrizia Ciccarese ipotizza il reato di tentato omicidio plurimo. Sembrava una rissa, ma aveva un coltello - "Ho sentito strillare e sono intervenuto per fermare la rissa. Pensavo fossero pugni, non mi ero accorto che aveva in mano un coltello". È quanto Fabio Calvagna, uno dei pompieri feriti questa mattina nella caserma dei vigili del fuoco in piazza Scilla a Roma, ha raccontato ad un maresciallo dei carabinieri all'ospedale Casilino. Il vigile del fuoco era tornato da lunedì a Roma dopo essere stato in servizio in Abruzzo. "Non gli ho chiesto nulla di quel che è accaduto - ha detto Paolo, uno dei due figli del ferito - per non agitarlo. Ora è fuori pericolo ed è tranquillo ma non so ancora quando lo dimetteranno".