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Vaporidis fa il produttore

Nicolas Vaporidis

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Come promesso dal presidente Gian Luigi Rondi e dal direttore Piera Detassis, il Festival Internazionale del Film di Roma, torna a proporre gli appuntamenti con le star e i registi italiani. Ieri è stata la volta dell'attore Nicolas Vaporidis che ai Castelli Romani ha incontrato decine di ragazzi, raccontando loro tanti aneddoti e qualche anticipazione. «Avevo voglia di avere più controllo sul film, volevo che la sceneggiatura fosse più mia. Per questo ho scelto di co-produrre "Tutto l'amore del mondo", che oggi sento come una mia creatura». Così Nicolas Vaporidis ha parlato del suo nuovo film, in uscita a febbraio, a oltre 200 ragazzi delle scuole superiori riuniti oggi al Castello Colonna di Genazzano per «Aspettando il Festival», manifestazione organizzata dalla Fondazione Cinema per Roma, in collaborazione con Alice nella città (la sezione ragazzi del Festival del Film di Roma), Levìs e il mensile Ciak. In cattedra per un giorno, Vaporidis ha scelto di far vedere agli studenti degli istituti superiori di Cave, Zagarolo e Genazzano, il film di Dino Risi, «Profumo di donna», del '74, per cui Vittorio Gassman vinse a Cannes il premio come miglior attore. «Ho scelto questo film - ha spiegato l'attore - perchè è geniale. Oggi non ci fanno più fare film di questo genere. Mio nonno lavorava nelle maestranze del cinema. Da bambino ero affascinato dai suoi racconti. Anch'io ho iniziato a lavorare nel mondo del cinema tra le maestranze, facendo il runner per un film di Salemme. "13dici a tavola" di Enrico Oldoini è stato il mio primo film da protagonista. Allora ero completamente affascinato da Giancarlo Giannini, e mi sono innamorato di Kasia Smutniak. E da lì sono inciampato più volte. Era facile innamorarsi delle belle attrici con cui lavoravo. Ora sto imparando a prendere le distanze». Din. Dis.

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