Salone, trasloco dei rom tra le proteste
Debutta la prima fase di ridistribuzione territoriale dei nomadi a Roma. Una sessantina di Rom sono stati trasferiti ieri dal campo di via di Salone al Centro accoglienza richiedenti asilo della Croce Rossa Italiana di Castelnuovo di Porto: meno della metà dei 139 previsti. Problemi già prima delle 8. Al campo stavano gli uomini dell'VIII Gruppo della Municipale coordinati dal comandante Di Maggio, alcuni mezzi della Cri e a due grandi pullman. «Andremo via solo morti – ha detto Toma Halilovic portavoce dei nomadi dell'insediamento - Abbiamo paura che non ci faranno ritornare qui». È da ricordare che domenica era stato raggiunto un accordo contestualmente a un sopralluogo nella struttura di Castelnuovo dove alcuni nomadi avevano rilevato scarse condizioni igieniche. Nell'intesa, la decisione di apportare migliorie alla struttura d'accoglienza e l'assenso dei nomadi al trasferimento. «Ma non ci avevano detto che lasciando il campo avrei perso il diritto al mio container» ha ribadito Safet Tajkunovic. Da qui il blocco dell'operazione. Verso le 9 in via di Salone è giunto il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro che ha intavolato un confronto con le parti. Con lui, il comandante Di Maggio, il commissario straordinario Cri Provinciale di Roma, Marco Squicciarini, il dirigente dell'Ufficio prevenzione generale, Raffaele Clemente, il responsabile del V dipartimento del Comune, Angelo Scozzafava e il delegato del sindaco alla Sicurezza, Giorgio Ciardi. Dopo mezzogiorno l'operazione è ripartita. «Dobbiamo verificare se le persone che trasferiamo, hanno i requisiti per stare nei campi - ha detto il prefetto Pecoraro - Il regolamento dello scorso febbraio parla chiaro: hanno diritto a stare nei campi quei nuclei familiari che hanno titolo per rimanere». Oggi, invece, avverrà un nuovo «travaso»: al campo di Salone sarà trasferito un gruppo Rom del Casilino 900. «Ci sono 40 nuovi moduli abitativi a loro disposizione – ha spiegato ieri Pecoraro prima di lasciare l'insediamento - Verrà chi sceglierà in maniera volontaria di trasferirsi qui».