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Metro B ferma: 24 ore di caos

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Metropoliitana

Il neo Ad: "Atac si scusa"

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Una giornata di caos e disagi quella di ieri per i passeggeri della metro B, costretti a scendere alla stazione di Castro Pretorio a causa di un guasto all'alimentazione elettrica, iniziato lunedì verso le 19, che ha interrotto il servizio della linea fino all'ultima fermata di Rebibbia. E oggi, come se non bastasse, è previsto uno sciopero di 24 ore indetto dai macchinisti Atac di metro e treni regionali; uno stop che però non riguarderà autobus, filobus e tram che viaggeranno regolarmente. Le difficoltà e la confusione che l'avaria alla linea della metropolitana ha provocato sono cominciate ieri mattina, quando migliaia di passeggeri arrivati alla fermata di Castro Pretorio hanno dovuto proseguire il tragitto con bus navetta messi a disposizione dall'Atac che, per tutto il giorno, hanno percorso lo stesso tratto della linea, con tutti i problemi che un mezzo di superficie incontra. «Nessuno ci ha avvertito, né ha segnalato il guasto e lo stop a Castro Pretorio - commenta infuriata una signora uscita dalla metropolitana - Io arrivo dall'Eur e sono già in ritardo al lavoro, è assurdo». Come la signora, frotte di passeggeri uscivano dalla stazione di fronte alla Biblioteca nazionale, disorientati e arrabbiati, alla ricerca dell'autobus che li avrebbe portati a destinazione. «Dopo venti minuti di metro - esplode un signore sulla quarantina - adesso devo arrivare a Pietralata, e non so quando ci arriverò». Gli autobus che attendono all'uscita vengono presi d'assalto, strapieni, con gli autisti che fanno quello che possono. «Mi hanno chiamato stamattina - dichiara un impiegato dell'azienda di trasporti - sono in servizio dalle tre. Stiamo facendo tutto il possibile per alleviare i disagi. Gli autobus, ad esempio, fermano in prossimità di tutte le stazioni della metro, ma tutto ciò è un palliativo». In effetti anche dalla direzione centrale dell'azienda metropolitana ammettono che tutti gli autobus messi a disposizione non sono riusciti a sostituire il servizio sotterraneo. «La capienza di un autobus - dichiara Romano Vanacore dell'ufficio stampa di Atac - è di 200 persone, mentre quella di un treno della metro 1.200 persone. Va da sé che il nostro servizio lenisce in piccola parte i disagi procurati ai passeggeri. Per i miracoli non siamo attrezzati!». Un altro addetto Atac che attende in cima alle scale della metro per indirizzare i passeggeri ai mezzi di soccorso, confessa che «stamattina pensavo ci linciassero. Non era arrivata nessuna comunicazione da parte di Metro SpA per cui tutti i passeggeri non sapevano che fare e dove andare». L'azienda replica invece che gli annunci del guasto e quindi della parziale interruzione del servizio, cominciati ieri mattina alle 5.30, erano stati dati sia in tutte le stazione e i treni della metropolitana, sia nelle stazioni ferroviarie, grazie alla collaborazione con Ferrovie dello Stato, sia attraverso i pannelli luminosi dislocati in città. «Il guasto elettrico - ha detto ieri pomeriggio Gianluca Naso, responsabile ufficio stampa di Metro - è stato più grave di quello che ci si aspettava. I lavori di riparazione sono ancora in corso e non so quando si concluderanno. Vi sta lavorando però una squadra dei nostri tecnici migliori che prima di riconsegnare l'opera dovranno effettuare i necessari collaudi». Ma non finisce qui. Oggi infatti, dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 fino al termine del servizio, è stato indetto uno sciopero di 24 ore dei macchinisti delle linee A e B della metropolitana e delle ferrovie regionali Roma-Lido, Termini-Giardinetti e Roma-Civitacastellana-Viterbo, mentre dovrebbe funzionare regolarmente il servizio pubblico su gomma.

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