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Cento euro al mese per cercare l'amore

Bacio

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Una volta era Marta Flavi, allora moglie di Maurizio Costanzo, con la sua famosa trasmissione «Agenzia matrimoniale», dove nell'accogliente salotto promuoveva l'incontro di persone alla ricerca dell'anima gemella. I protagonisti, quasi tutte persone di mezza età, erano accomunati dalla voglia di riscatto dopo un matrimonio, una convivenza o una relazione che era finiti male. Oggi, a creare le possibilità di incontro per persone sole, ci sono delle vere e proprie agenzie matrimoniali, club o isole per single. Realtà imprenditoriali con decine di filiali in franchising in tutta Italia, migliaia di iscritti e un giro d'affari che arriva a toccare i cinque milioni di euro. Si, perché nonostante la crisi abbia fatto diminuire negli ultimi due anni i clienti, per iscriversi ad una di queste aziende ed aver garantito, non certo l'amore, ma una serie di incontri con l'altro sesso, gli associati devono sborsare da un minimo di 300 euro per tre mesi ad un massimo di 1.200 per un anno (si arriva anche ai 1.500 euro vitalizi, ma solo per «casi disperati»). Ma chi sono i clienti che si rivolgono a questi «club per single»? Secondo le tre più accreditate agenzie matrimoniali, la «Eliana Monti», la «Meeting» e a Roma la «Itaca», i fruitori di questo servizio sono uomini e donne dai 40 agli 80 anni, quasi tutti con un'esperienza negativa alle spalle, un divorzio, un lutto e generalmente figli a carico. L'identikit del single alla ricerca dell'amore che viene fuori è un professionista in carriera, con una cultura medio alta, dalle idee abbastanza chiare su ciò che vuole, ma soprattutto «no perditempo», come è stato definito da chi dirige le agenzie matrimoniali. In effetti dando un'occhiata alla scheda tipo di iscrizione ad uno dei club in questione, ci si accorge subito della chiarezza e determinazione di quello che cercano i clienti: oltre a dichiarare lo stato civile, gli hobby, il titolo di studio e la professione di colui che si sta cercando, si ha la possibilità di scegliere anche l'altezza, il peso, il colore degli occhi, il carattere, il colore dei capelli e il segno zodiacale, fondamentale per parecchia gente. «Una signora, ad esempio, - ci racconta Enzo Menichetti, titolare dell'agenzia «Itaca» – ha annullato un incontro a tu per tu con un signore che aveva tutte le caratteristiche che lei cercava solo perché era del segno zodiacale del toro. Ma c'è anche chi – continua Menichetti – arriva qui alla ricerca di un miliardario, come una bella ragazza di appena 28 anni che nella scheda ha barrato solo la voce "richieste personali": single e dai 300 mila euro in su». Il fenomeno dei cuori solitari ha però subito negli ultimi anni un cambio di direzione. Se infatti fino a qualche anno fa erano in percentuale più le donne ad iscriversi alle agenzie, oggi sono gli uomini quelli più numerosi; ultra cinquantenni, alla ricerca di una ragazza più giovane e, come se non bastasse, anche carina. Le donne invece hanno abbassato l'età e sono sempre più frequenti le 35enni ancora single, senza un matrimonio né un figlio alle spalle, alla ricerca di un marito, allo scopo esclusivo di procreare. La speranza però di trovare l'anima gemella si risolve molto spesso in un nulla di fatto: solo il 30% infatti si conclude con un matrimonio o una convivenza, mentre un buon 70% è rappresentato da incontri che si trasformano in amicizie, conoscenze o semplici scambi di contatti, magari anche per scopi lavorativi. Le agenzie matrimoniali infatti negli ultimi anni hanno arricchito il proprio portafoglio di offerte per rispondere anche ad altri tipi di richieste. Ci sono molte persone, soprattutto di una certa età e magari sole, che cercano coetanei con cui fare amicizia, organizzare una gita o una vacanza, una cena o un teatro. Insomma, si comincia con l'andare a una festa, dove ci si sente anche meno in imbarazzo e poi magari ci si ritrova con un fidanzato. Ma ammettere di essere iscritti ad un'agenzia matrimoniale non è poi cosi facile. Nonostante infatti i clienti siano davvero numerosi, sono pochi quelli che dichiarano pubblicamente di essere associati ad un'agenzia per single. Permane infatti una sorta di discrezione, in alcuni casi anche di vergogna, legata magari anche al carattere e all'età. Per questo in ogni agenzia che si rispetti c'è a disposizione degli associati un servizio di consulenza, soprattutto umana, e in alcuni casi anche uno psicologo che aiuta a gestire gli incontri. «La difficoltà – spiega Sabrina Romeo, dell'agenzia «Meeting» – più duro da superare è proprio il fattore umano. Soprattutto dopo una certa età si crea dell'imbarazzo o della timidezza nel partecipare ad un incontro, diciamo quasi "al buio". Per questo mettiamo al servizio dei clienti, delle persone con una grande esperienza alle spalle, una sorta di guida che le accompagni nei loro incontri romantici». Della stessa opinione Eliana Monti, leader nel settore con 50 filiali in tutta Italia e più di 30 mila iscritti. Roba da non credere. «Dietro a un'azienda che negli ultimi 10 anni ha avuto un'esplosione – racconta Monti – c'è un lavoro incessante di centinaia di persone. A differenza delle chat o dei siti internet di incontri, noi gestiamo scheda per scheda. Ci sono decine di responsabili di gestione degli incontri che lavorano nei database alla ricerca del partner perfetto. Qui d'altra parte la gente ci mette la faccia, e non è cosa da sottovalutare». Nell'orbita infinita delle agenzie per single, ci sono poi quelle specializzate in incontri con ragazze dell'est Europa. Moltissime sono infatti quelle che organizzano appuntamenti o addirittura trasferte con moldave, ucraine, bielorusse, quelle insomma che al momento vanno per la maggiore. In questo mare magnum sono però assai poche quelle affidabili, poiché per un incontro si deve pagare in anticipo diverse centinaia di euro, sulla base di una semplice fotografia e magari (è successo anche questo) al posto di una 23enne sbarca a Ciampino la nonna ultraottantenne.

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