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Silvia Mancinelli Ha rubato i proiettili al nonno per farsi grande con gli amici, li ha portati a scuola e li ha regalati ai compagni di classe come fossero trofei.

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Volevasolo vantarsi un po' Manuel (il nome è di fantasia) così, mentre la professoressa spiegava, ha cominciato a richiamare l'attenzione degli altri in classe passando di mano in mano il bossolo. «Dai passamelo anche a me, ma dove lo hai preso?», succurrava un ragazzino attento nel non farsi scoprire. È stato quel brusio, agli ultimi banchi, a richiamare l'attenzione dell'insegnante che tutto si aspettava tranne che scoprire dei giochi così pericolosi. Ad accorgersi di quanto stava accadendo l'altra mattina, infatti, è stata la professoressa che, sbigottita, a quel punto non ha avuto alternative e ha deciso di avvisare il preside. L'uomo non si è limitato a sequestrare il proiettile e a rimproverare i ragazzi convocando i genitori, ma ha ritenuto opportuno informare dell'accaduto gli agenti di polizia del commissariato Lido. Per gli uomini agli ordini di Antonio Franco risalire alla provenienza del munizionamento, calibro 7.65, e capire come il 12enne ne fosse venuto in possesso non è stato difficile. Figlio di genitori separati, entrambi lavoratori, Manuel spesso veniva lasciato dal nonno, un 64enne in pensione e incensurato. Il ragazzino è sempre stato un alunno modello, non ha mai avuto un problema a scuola e neanche con i compagni di classe. Un giorno come tanti la curiosità lo ha spinto in cantina tra vecchie cianfrusaglie e oggetti impolverati: tra questi, dimenticata dall'uomo in una busta logora anche la pistola, una «Star» semiautomatica regolarmente registrata, ma non usata da molti anni. Manuel ci è quasi inciampato: da lì, pensare che il nonno quasi non si ricordasse più di quel vecchio ferro fino a immaginarsi un eroe con quello agli occhi degli amici, il passo è stato breve. Il nonno del 12enne ovviamente era all'oscuro di tutto: una «attenuante» che non gli ha evitato la denuncia in stato di libertà per omessa custodia da parte degli agenti del Commissariato di Ostia. Il pensionato aveva oltretutto dimenticato di comunicare il recente spostamento dell'arma dalla propria abitazione alla cantina adiacente al palazzo, dove poi è stata trovata insieme alla scatola di munizioni.

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