Centocelle, sgomberata l'ultima baraccopoli
.In due ore e mezza sono stati allontanati gli stranieri che vivevano nell'insediamento in via degli Angeli, a Centocelle. Nei mesi scorsi sono state infatti sgomberate nello stesso quartiere altre quattro aree che erano state occupate da centinaia di stranieri, alcuni dei quali clandestini. Soltanto ieri sono stati 72 i romeni che sono stati sgomberati da un ex autodemolitore, dove avevano addirittura costrutito edifici in muratura in grado di contenere fino a 400 persone. L'operazione è stata condotta dagli agenti dell'ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura, diretto da Raffaele Clemente, dai vigili urbani, dall'Esercito e dall'ufficio decoro urbano del Comune. Ventisei sono stati gli stranieri accompagnati presso l'ufficio immigrazione della Questura perché sono stati accusati dalla polizia di reati ambientali e di occupazione abusiva. Mentre la polizia portava avanti lo sgombero del campo, l'Esercito teneva sotto controllo il perimetro dell'area. Proprio durante quest'attività, due romeni hanno tentato di darsi alla fuga, che però è teminata dopo pochi istanti: i due stranieri sono risultati privi di documenti d'identità. In quest'area, che è di proprietà di un privato, al posto delle baracche e strutture abusive, saranno costruite scuole e altri servizi da mettere a disposizione della cittadinanza. Si tratta dunque di un'altra zona che è stata riqualificata e dove saranno compiuti importati opere pubbliche. «Lo sgombero è un altro impegno mantenuto da parte del Comune, all'indomani dello sgombero del Casilino 700, abbiamo tenuto, di concerto con il Municipio VI, un consiglio municipale aperto alla cittadinanza durante il quale il Campidoglio ha preso l'impegno di risolvere il problema di via degli Angeli nel mese di gennaio. Le donne e i minori del campo sono stati ricoverati in strutture dei servizi sociali - ha detto Giorgio Ciardi, consigliere delegato del sindaco Alemanno alla sicurezza - prosegue l'impegno che il sindaco ha preso con i romani di affrontare il problema dei campi abusivi che costituisce una indegna mortificazione per tutte le persone oneste che vi abitano».