Autovelox, fioccano i ricorsi
Ariscuotere il maggior numero di «fans» sono le due installazioni di via Mario De Bernardi, arteria di accesso all'aeroporto internazionale dall'autostrada Roma-Fiumicino, e il «cittadino» apparecchio sulla via Aurelia, all'altezza di Torrimpietra. «680 istanze solo contro il primo, circa 70 per il secondo - spiega l'avvocato Fabio Taglialatela, che rappresenta la valanga di assistiti - Si è svolta già la prima udienza di istruttoria presso il Giudice di Pace di Fiumicino, che ha rinviato a giugno la discussione tra le parti. Intanto però abbiamo ottenuto una prima vittoria, perché il giudice ha sospeso l'esecutorietà del provvedimento, ovvero il pagamento delle multe». Sotto accusa, secondo l'avvocato, per il dispositivo di via Bernardi, (inaugurato a gennaio 2008 ma a oggi spento dallo stesso Comune di Fiumicino), c'è lo "spazio di frenata": i cartelli che indicano il limite di velocità, nel giro di 20 metri, passano da 80 a 60 chilometri orari, il che renderebbe arduo decelerare in tempo. «Il cartello dei 60 chilometri all'ora, in teoria, - aggiunge l'avvocato - non dovrebbe nemmeno essere lì, perché eliminato dall'ordinanza dell'Enav n.5 del 15 aprile 2005». A far discutere sulla via Aurelia, è ancora un segnale, quello che indica il limite dei 50 chilometri orari, e che, sempre secondo le perizie di parte, risulta nascosto e troppo vicino al guard rail per essere notato. «Tutto in piena regola - assicura l'assessore alla Vigilanza Urbana di Fiumicino, Giancarlo Petrarca - Abbiamo rispettato le norme del codice strada e i procedimenti legali lo dimostreranno. La riduzione del 60% degli incidenti e l'utilizzo dei fondi delle multe per aumentare di 40 vigili il corpo della Municipale poi, credo siano la testimonianza dei buoni intenti dell'amministrazione».