Il Papa benedice il patto a tre
Di solito l'incontro tra il Papa e gli amministratori locali finisce in rissa. Con il pontefice che bacchetta sindaco, presidente della Regione e della Provincia e le rispettive opposizioni che cavalcano la protesta. Stavolta no. Ieri Ratzinger ha incontrato Alemanno, Montino e Zingaretti e s'è detto «grato per la consolidata collaborazione esistente fra le amministrazioni e il Vicariato». Il pontefice ha ringraziato gli enti locali soprattutto per aver finanziato nuove parrocchie che, «oltre ad essere un punto di riferimento per la vita cristiana, svolgono anche una fondamentale funzione educativa e sociale». I giovani. Vero fulcro del discorso del Papa, ancora trascurati, nonostante i proclami delle amministrazioni. Poi la famiglia. Anzi il quoziente familiare. «Auspico - ha spiegato Ratzinger - che possano essere adottati anche ulteriori provvedimenti in favore delle famiglie, in particolare quelle numerose, in modo che l'intera città goda dell'insostituibile funzione di questa fondamentale istituzione, prima e indispensabile cellula della società». Il Papa ha infine tenuto ad «esprimere apprezzamento per gli sforzi compiuti dalle amministrazioni per venire incontro alle fasce più deboli ed emarginate della società, in vista della promozione di una convivenza più giusta e solidale». Gli amministratori locali hanno fatto la loro parte, uniti per il bene comune. Se Zingaretti ha spiegato che «combattere la povertà non significa solo affrontare uno scandalo del nostro tempo ma garantire alla nostra società più coesione e sicurezza», Montino ha rivendicato i risultati della Regione: «Cinque anni fa, stringemmo un patto con i cittadini: fare del Lazio una comunità accogliente. L'obiettivo era quello di dare più dignità alle persone, pensando soprattutto ai più deboli, agli anziani soli, ai giovani senza lavoro, agli immigrati. Volevamo costruire una regione dove tutti potessero sentirsi parte di un progetto comune. Io credo che abbiamo tenuto fede a questo patto». Infine il sindaco Alemanno: «Non è facile, ma puntiamo con fermezza e determinazione ad offrire sicurezza e certezza della legalità, accoglienza e rispetto per tutti, affinché nessuno sia solo, nessuno sia emarginato, nessuno sia abbandonato». Una convergenza tra gli enti locali che si trova di fronte a una sfida: esistere anche fuori dal Vaticano.