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Pochi treni e si viaggia come sardine

Pendolari bloccati alla stazione

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Un calvario sulle rotaie, quello dei pendolari infuriati alle porte di Roma: ieri è saltato nuovamente il treno delle 6,30 da Colleferro. E la storia di attese e disservizi si ripete tra migliaia di polemiche. Ore in piedi ad aspettare un treno che non arriva, un attesa estenuante alla quale segue un assalto al posto al turno successivo della città più vicina, con la consapevolezza che anche nella tratta da Valmontone a Termini si dovrà trattenere l'aria nei polmoni per riuscire ad arrivare sani e salvi. Questo l'estenuante tram tram di centinaia di pendolari, siano essi in partenza da Frascati, oppure da Colonna, Colle Mattia e Tor Vergata verso la meta capitolina e viceversa. Innumerevoli le denunce da parte delle amministrazioni comunali come l'ultima del sindaco di Frascati Stefano di Tommaso che ha denunciato le gravi condizioni in cui versano i pendolari dei Castelli Romani: sporcizia e ritardi di mezzi maltenuti. E proprio ieri, a Frascati, decine di pendolari sono rimasti a piedi in quanto nonostante l'offerta dei mezzi sia incrementata, la richiesta è sempre in esubero. Neppure i nuovi treni dunque, riescono a fornire un servizio adeguato in quanto l'affluenza nelle ore di punta è cresciuta proporzionalmente al bacino di utenza dei treni. Stessa situazione si verifica a Ciampino. «Il cattivo odore quasi mi ha fatto svenire, stanca di attendere e di essere compressa tra una persona e l'altra» così, l'ennesima testimonianza di Daniela che ieri ha preso d'assalto il treno diretto a Roma. Daniela, come tutti i pendolari è arrivata nuovamente in ritardo al lavoro, ormai è tempo di tornare a casa e nell'attesa di salire sul «soffocante» vagone, propone agli altri pendolari di scioperare non pagando più il biglietto e occupando i vagoni. «È solo un'idea che ci porterebbe nient'altro che una multa», e ci ripensa. Il più delle volte, non si tratta più di biglietto, bensì di un abbonamento mensile per niente economico che include la possibilità di utilizzare i mezzi della capitale che molti pendolari provenienti dai Castelli non hanno interesse ad utilizzare.

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