Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Manca il sangue, costretti a importarlo

Sangue in provetta

  • a
  • a
  • a

La vita si allunga, sul tavolo operatorio ci finiscono anche i novantenni e malattie prima incurabili oggi non fanno più paura, anche per questo il sangue non basta mai. Di sacche con il prezioso liquido vitale all'appello ne mancano «50 mila» ricorda Stefano Fossati, commissario provinciale donatori sangue della Croce rossa italiana, «12 mila recuperate grazie alla mobilitazione di parenti e amici dei pazienti» anche con il «tam-tam su internet». E Roma è maglia nera per il basso rapporto donatori-popolazione, «1,8 ogni 100 abitanti» dice la dottoressa Torresi. Per questo oggi da piazza del Campidoglio parte la prima «Maratona del Sangue», non una corsa ma un invito a «correre a dare il sangue». Dove? In piazze simbolo di Roma nel mondo dove ci aspetta la Croce Rossa Italiana, attraverso le componenti dei Donatori di Sangue e di quella giovanile (Adriano De Nardis), che oltre a dare inizio alla raccolta di sangue, concentrerà gli sforzi di propaganda, sensibilizzazione e organizzazione dei donatori di sangue per limitarne l'insufficienza e cercare di raggiungere l'obiettivo «dell'autosufficienza trasfusionale» dice la dottoressa Piacente. «Donare sangue non impoverisce chi lo dà e arricchisce chi lo riceve» ricorda De Nardis, che cerca sangue giovane, «il più ricco di cellule» nelle scuole. Roma ha fame di sangue anche perché negli ospedali arriva anche gente dal sud. «Ormai si oscilla intorno alla cifra di circa 30-35 mila sacche di sangue (quasi 100 al giorno) mancanti» hanno ribadito il dottor Francesco Zennaro (che ha parlato per conto dei prof. Menichella e Pierelli del Centro regionale di coordinamento e compensazione sangue) e Claudio Pernazza del Rotary club Roma Foro Italico, nella sede Cri di via Ramazzini, dove ieri è stata presentata la Prima maratona del sangue. «Per raggiungere questo risultato, a Roma, si dovrebbe aumentare di 20 mila il numero dei donatori di sangue» spiegano dalla Cri. Significa raddoppiare il numero delle persone disponibili. Per stimolare i romani ad avvicinarsi senza timori alla donazione del sangue e farli diventare, poi, donatori periodici, la Cri con il sostegno attivo del Rotary Club di Roma, e con il patrocinio della Regione Lazio, l'Anisap, l'Ordine dei Medici di Roma, il San Camillo Forlanini, ha organizzato una serie di manifestazioni, nelle piazze più significative di Roma. Anche l'Acea ha aderito all'iniziativa. La scelta del mese di gennaio non è ovviamente casuale in quanto si tratta di uno dei mesi in cui, statisticamente, si verifica una grave carenza di sangue. Sarà possibile donare il sangue presso gli emocamper dalle 8 alle 11: oggi a piazza del Campidoglio danno il buon esempio romani e dipendenti comunali; domani a piazza della Repubblica (davanti alla Basilica di S. Maria degli Angeli) tocca agli universitari e ai Pionieri della Cri; sabato a piazza del Quirinale è la volta dei nostri militari; e domenica si può andare a piazza Navona. Infine il 31 gennaio a piazza dei Calcarari arrivano i motociclisti, con la collaborazione di Ducati caffè, della Ducati e dell'Amfop, Associazione Motociclisti Forze di Polizia.

Dai blog