I bambini tornano in classe e ricompaiono bolle e prurito
Un forte prurito alle mani e piccole bolle sul collo: dopo circa due mesi dal primo episodio, circa venti alunni della scuola elementare Paolo Albera di Cinecittà, appena rientrati nelle aule dopo la sosta natalizia, sono stati nuovamente colpiti da questo violento sfogo cutaneo. «È accaduto nelle stesse aule dell'altra volta - spiega la preside Maria Antonietta Damiano - che sono rimaste chiuse dal 22 ottobre al 7 gennaio. I ragazzi, tutti alunni di quinta elementare, appena entrati in classe hanno riavvertito gli stessi sintomi dell'episodio precedente». La preside ha immediatamente chiuso il secondo piano della scuola dirottando circa trecento alunni nelle altre sedi dell'Istituto. Ho allertato immediatamente la Asl Rm B, alcuni ragazzi hanno già effettuato i test presso l'ospedale Sandro Pertini - prosegue - Ora dobbiamo fare un lavoro approfondito per capire cosa sia a scatenare queste reazioni cutanee. L'Asl chiederà collaborazione all'Istituto superiore di sanità e l'Università Sacro Cuore per effettuare analisi specifiche all'interno delle aule. «Sicuramente c'è qualcosa che non va. Bisogna approfondire le analisi - spiega la preside della scuola Maria Antonietta Damiano - c'è qualcosa che sfugge sia a noi che ai controlli effettuati dalla Asl negli oltre due mesi di chiusura. A questo punto non si può negare che qualcosa c'è. Possiamo ipotizzare che sia qualcosa legato alla polvere - aggiunge - qualcosa che proviene dall'esterno perché gli episodi si sono verificati in giornate di forte vento, ma la questione bisogna approfondire. Mi sono assunta la responsabilità di chiudere il secondo piano della scuola e spostare le classi, circa 300 alunni, nelle due succursali. Sto cercando di non creare allarmismi e traumi ai bambini. Effettueremo verifiche sulle vernici, su tutto ciò che è all'interno delle aule - conclude la preside - ma non escludiamo che potrebbe trattarsi anche di qualcosa, tipo delle polveri, trascinate dal vento all'interno delle classi».