Alitalia, la rivolta dei cassintegrati
Nel giorno del primo compleanno della Cai, hanno avuto poco da festeggiare i circa cento cassintegrati e precari dell'Alitalia che ieri hanno protestato all'aeroporto Leonardo da Vinci. In mattinata gli ex-lavoratori si sono riuniti di fronte il varco equipaggi dell'area arrivi del Terminal 3 per manifestare, a un anno dalla rinascita della compagnia di bandiera, contro la perdita del posto di lavoro. Sulle decine di striscioni, il dolore e la disperazione dei precari. «Alitalia 21 anni di lavoro, ora in cassa integrazione. Troppo giovane per la pensione, troppo vecchio per trovare lavoro» riportava un cartellone appeso al collo di uno dei manifestanti. «Alitalia italiana uguale settemila italiani lasciati a casa» c'era scritto su un altro striscione. Secondo la stima del Cub trasporti, sarebbero «oltre diecimila i lavoratori della ex compagnia di bandiera che un anno fa sono stati raggiunti dalla lettera di cassa integrazione-licenziamento». Per questo il Comitato cassaintegrati e precari Alitalia/Air One ha chiesto «la costituzione di una lista pubblica di cassintegrati e precari basata sull'anzianità e sui carichi familiari da cui attingere per le future assunzioni da parte di Cai». Tra le richieste, anche «un piano di intervento economico a sostegno degli oltre 4.000 precari scaricati da Alitalia senza ammortizzatori sociali o integrazioni salariali, una commissione di inchiesta sulle discriminazioni effettuate sulle mancate assunzioni in Cai e il sollecito all'adozione del part time volontario e di altre forme di solidarietà per consentire la distribuzione dei sacrifici». Tra i manifestanti, c'erano anche i piloti rimasti fuori dalla nuova Alitalia. «Sono 850 (su 2.100) i cassintegrati che non hanno alcun futuro lavorativo e si avvicinano alla scadenza del brevetto, senza possibilità di trovare un impiego all'estero», ha spiegato Fabio Berti, presidente dell'Anpac (Associazione nazionale piloti aviazione commerciale). Ieri non sono mancati disagi allo scalo romano anche a causa dello sciopero di 48 ore dei controllori di volo dello spazio aereo francese. Alitalia è stata costretta a cancellare 4 voli in arrivo e in partenza della tratta Fiumicino-Parigi Charles de Gaulle. A giocare brutti scherzi ai passeggeri, anche le avverse condizioni meteo che hanno fatto verificare qualche ritardo sui voli diretti a Londra, Ginevra e Bruxelles. Mentre si preannunciano ripercussioni anche per oggi.