Riprende la procedura per il licenziamento collettivo di 241 dipendenti dell'Irccs capitolino Fondazione Santa Lucia, dopo la sospensione concordata nell'incontro in Prefettura del 20 novembre scorso.
Rischiadunque di andare a casa circa il 50% del personale, e «ciò - scrive la stessa azienda - a fronte del mancato mantenimento degli impegni presi dagli organi regionali in tale sede di mediazione, e come inevitabile conseguenza dell'applicazione di quanto previsto nel decreto n.56 del 28 luglio 2009 della Regione Lazio». I vertici della Fondazione hanno dunque comunicato ai sindacati (Fp-Cgil, Uil-Fpl, Cisl-Fp, Adonp e Cimop) che la procedura di licenziamento collettivo andrà avanti, non essendo mutate bensì aggravate le motivazioni finanziarie e normative che hanno determinato la situazione d'eccedenza di personale». Dura la condanna politica da parte del capogruppo alla Regione dell'Udc, Aldo Forte che mette l'accento sul grave danno «sia per tanti professionisti che operano al Santa Lucia sia per i pazienti e le loro famiglie che hanno fino ad oggi usufruito di importanti servizi di riabilitazione».