Ex Anni Verdi, protesta in Regione
Più di cento genitori costretti a manifestare in Regione per far assistere i propri figli disabili. Lunedì avevano protestato davanti alla Prefettura. Ieri si sono presentati in Consiglio regionale per chiedere di ripristinare il servizio essenziale per 130 pazienti con problemi psichici curati nel centro gestito dal Consorzio Ri.Rei. (ex Anni Verdi) di via Dionisio a Torre Angela. Le strutture Ri.Rei. in tutto sono sei, quattro a Roma, una a Lavinio e una a Santa Severa. Quella di via Dionisio fino a ieri accoglieva i disabili dalle 8-30 alle 15.30. Adesso l'apertura si è ridotta alle 12.30. E il trasporto a domicilio è stato limitato alla sola Asl RmB (Municipi V, VII, VIII e X). «Un serio problema per tutti quelli che abitano in un'altra zona - si sfoga il rappresentante dei genitori, Francesco Milone - molti di noi non sanno più come portare i figli al centro». «Ma il problema più serio - aggiunge - resta la drastica riduzione della terapia. Per non parlare del servizio mensa che è stato soppresso». Un piccolo successo però i genitori ieri sono riusciti a strapparlo. Il presidente della commissione regionale Sanità, Luigi Canali, ha raggiunto un accordo con Ri.Rei. per garantire il servizio completo almeno temporaneamente: da domani fino a martedì. La terapia verrà assicurata come in passato fino alle 15.30. Il trasporto per tutti sarà garantito anche grazie all'utilizzo di alcuni pulmini Trambus. Proprio per martedì prossimo è stata convocata una seduta d'urgenza della commissione Sanità durante la quale verranno ascoltati i vertici del Consorzio e si cercherà di trovare una soluzione definitiva. Il contenzioso infatti va avanti da tempo. Ri.Rei. denuncia il mancato pagamento da parte della Regione delle fatture relative ai servizi resi dal primo agosto. Motivo per cui alcuni dipendenti non prendono lo stipendio da due mesi. Intanto il consigliere Pdl Donato Robilotta ha scritto al vicepresidente della Regione Esterino Montino e al commissario alla Sanità Elio Guzzanti affinché il servizio sia «revocato immediatamente e venga affidato alla Asl». Il presidente della commissione Politiche sociali, Peppe Mariani, chiede «di indire al più presto un bando europeo per ridare certezza a queste famiglie». «Perché non ascoltare questa protesta - aggiunge il consigliere Pdl Tommaso Luzzi - significa non ascoltare chi è meno fortunato di noi».