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Scovato bazar dei rapinatori

Droga e soldi sequestrati (Foto Gmt)

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Quasi un bazar per rapinatori col titolare appassionato lettore dei boss di Gomorra, il libro di Saviano. A disposizione c'erano ricetrasmittenti per comunicare a distanza, motorini modificati per fuggire rapidi, munizioni e pistole di vari calibri che si potevano provare sparando su una porta. La scoperta è stata fatta sabato in una officina di Fidene dalle volanti della polizia dirette da Mario Spaziani, durante un servizio di controllo del territorio organizzato nel weekend dall'Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico di Raffaele Clemente. Le indagini dovranno verificare eventuali legami tra armi e rapine commesse, dove magari sono state rilevate tracce digitali o biologiche dei responsbili. Il sospetto è che dopo il colpo i rapinatori utilizzassero parte del bottino per comprare droga, sempre nell'officina. Sabato, in tarda mattinata i poliziotti fermano due ragazze (una arrestata) con 10 grammi di cocaina che dicono di averla comprata nell'officina in via Luigi Pirandello. Entrano e trovano la replica di una calibro 9, venticinque colpi calibro 38, sei scooter, sorprendendo T.D., 26 anni, mentre getta cocaina nel water per evitare le manette.  Il resto dell'arsenale lo trovano perquisendo le abitazioni di T.D e del titolare dell'officina, S.L., 35 anni, residente fuori Roma: il libro Gomorra era sul comodino della camera da letto. Bilancio finale: quattro pistole (calibro 9 e 38), una con silenziatore, altre cartucce, 140 grammi di cocaina, 34 mila euro, quattro ricetrasmittenti. Un altra persona è latitante. Le altre battute delle volanti sono proseguite nelle zona Aurelio, Casilino, Sant'Ippolito, San Basilio e San Paolo. Sabato, in via di Valle Aurelia, un ragazzo chiama il 113 dall'interno di un cassonetto dell'immondizia dove è nascosto dopo l'aggressione di tre spacciatori italiani, di 27, 28 e 30 anni. Non ha pagato il suo debito di droga. Le minacce dei tre prima arrivano con un sms sul telefonino poi si materializzano: lo colpiscono con un'asta di ferro, il tondino che si usa per l'armatura del cemento, procurandogli ferite da 35 giorni di prognosi. Il 113 giunge in tempo per arrestare i tre, accusati di lesioni e spaccio (10 grammi di coca). Le altre operazioni: a Tor Bella Monaca, fermato per spaccio un italiano di 33 anni; in zona Sant'Ippolito acciuffato un truffatore e un denunciato per 50 grammi di hashish. E ancora, tre arresti per furto: a Esposizione, Tor Pignattara e San Paolo. Approfittando della messa, una donna di 53 anni è entrata nelle stanze parrocchiali della chiesa San Girolamo cercando di rubare un televisore.

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