Risse dal centro storico alla periferia
Notte di risse e di arresti. La prima lite è scoppiata nel centro storico, in via del Paradiso. Coinvolti quattro giovani, tra i quali anche un minorenne: due arrestati, denunciati gli altri. L'intervento è scattato con una telefonata al 113 che segnalava una violenta lite tra alcuni giovani. La segnalazione è stata inoltrata alle pattuglie di controllo sul territorio e gli agenti delle volanti della polizia intervenute sono riuscite a bloccare i quattro giovani. Addirittura la violenza è proseguita al commissariato Trevi Campo Marzio, dove sono stati aggrediti alcuni poliziotti con calci e pugni. Fermati L.F., di 19 anni, e G.F. di 18. Denunciati R.F., 20 anni, e Q.L., di 17. Un'altra rissa si è verificata nella zona di Roma Nord, a Torrevecchia, alle 2, in via dell'Acquedotto Paolo. Arrestati tre polacchi tra i 32 e i 53 anni. Quando i carabinieri sono intervenuti gli stranieri si stavano picchiando con calci e pugni dopo una discussione scoppiata per futili motivi, probabilmente dopo qualche bicchiere di troppo. I tre dovranno rispondere del reato di rissa. Sono stati trattenuti in caserma in attesa del processo per direttissima. Il terzo epidosio è una maxirissa divampata l'altra notte alle 3 in una discoteca di Fiumicino, all'Isola Sacra. A scatenarla alcuni albanesi. Un po' troppo agitati, il personale di sicurezza del locale li aveva invitati ad andarsene, scatenando la reazione opposta e violenta. Chiamato il 112, sul posto sono arrivati i carabinieri del Gruppo Ostia. E ancora loro hanno dovuto faticare un po' per riportare la calma. Alla fine i militari sono riusciti a bloccare sei albanesi che avevano preso parte alla rissa nel corso della quale alcuni avventori del locale avevano riportato alcune contusioni dopo essere rimasti schiacciati dalla calca. Tra gli arrestati figurano 4 persone già conosciute alle forze dell'ordine. Tutti gli arrestati sono stati associati al carcere di Civitavecchia. «Bisognerebbe ricominciare a coniugare le regole antiche con i metodi nuovi - commenta il presidente dell'Osservatorio sociale, Luigi Camilloni - ed è per questo che mi auguro che sia emesso un provvedimento di foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno valido almeno nel comune di Fiumicino».