Distrugge casa ai vicini rumorosi
Ha distrutto casa agli inquilini del piano di sopra. E tutto, ha detto lui, per colpa dei rumori. «Mi hanno fatto male alla testa», ripeteva. Così alla mezzanotte di venerdì, alla Garbatella, un romano di 36 anni, incensurato, ha perso la testa: ha afferrato l'estintore che era sulle scale, è salito dal quarto al quinto piano, ha suonato ai due architetti, e quando hanno aperto la porta ha scatenato il pandemonio. Ha spruzzato la schiuma dell'estintore in faccia al primo, poi è entrato colpendo quello che trovava (computer, soprammobili, vasi). Si è fiondato in bagno, si è chiuso dentro distruggendo lavandino e altri arredi e buttando giù dalla finestra quel che poteva. I due architetti hanno chiamato i carabinieri, giunti dalla stazione della Garbatella. All'arrivo dei militari il distruttore non ha reagito. Ha tentato però l'ultimo colpo, cercando di mordere al collo uno dei proprietari. Il tizio è stato arrestato per lesioni, violenza privata, danneggiamento e appropriazione indebita. L'aggressore è in affitto da tre anni. Il problema forse era già emerso. Perché circa due anni fa gli architetti hanno insonorizzato il pavimento. Ma evidentemente non è bastato. Stando all'ultima statistica dell'Associazione nazionale amministratori di condominio (Anaci), negli stabili romani i rumori molesti sono la seconda causa di litigiosità. Al primo posto l'utilizzo delle parti comuni (cortili, androni, terrazze e posti auto).