Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Tromba d'aria ai Castelli «Piovono» alberi e tegole

default_image

  • a
  • a
  • a

PaoloTomei Alberi abbattuti, cartelloni divelti e tetti scoperchiati. L'hinterland romano conta i danni dopo la tromba d'aria che ieri, all'alba, ha investito il quadrante Sud della Capitale, i Castelli Romani e in parte l'area di Mentana e Monterotondo. A Roccapriora sei abitazioni hanno subito seri danni alle coperture tanto che i carabinieri hanno dovuto evacuare tre famiglie mentre il sindaco è stato costretto a convocare un tavolo operativo per dare assistenza alle persone evacuate e per valutare la decisione di richiedere o meno lo Stato di calamità naturale per il comune. Nessun ferito, comunque. In tutta l'area dei Castelli sono state centinaia le chiamate ai vigili del fuoco che ieri sera erano ancora al lavoro per togliere dalle strade gli alberi caduti e mettere in sicurezza i rami pericolanti. 300, in tutto, gli interventi. Ad Ariccia, in via delle Roccette, un albero di mimosa si è abbattuto su una Ford parcheggiata, mentre a Velletri, dove numerose cantine si sono allagate, ne sono caduti tre. A Frascati, in via Enrico Fermi, un albero sradicato è rovinato sui fili dell'alta tensione, mentre a Grottaferrata, a pochi metri dal cancello dell'abitazione del calciatore Cristian Panucci, al civico 19 di via Anagnina, un tronco ha travolto una Citroen Picasso di passaggio. L'uomo alla guida della monovolume, Roberto Alunno, di 45 anni, è rimasto illeso ed è riuscito ad uscire con le sue forze dall'abitacolo. Via Anagnina, come la via dei Laghi, è rimasta chiusa al traffico e percorribile a singhiozzo. Davanti il deposito della Cotral di San Giuseppe, a Marino, invece, un ramo è caduto invadendo una delle due carreggiate, mentre su una via interna per raggiungere Rocca Priora una grande quercia è stata completamente sradicata da terra. «Abito a Marino da 28 anni - ha detto un ragazzo - e devo dire che mentre gli alberi che sono stati potati hanno retto, quelli a cui non è stata fatta la manutenzione sono venuti giù». Le forti raffiche di vento non hanno risparmiato neanche alcune zone di Roma sud, tra Cinecittà est e Tor Vergata. «Stanotte intorno alle due ci siamo dovuti alzare perché il vento ha spalancato le finestre e con gli infissi vecchi abbiamo dovuto mettere le sedie davanti per chiudere i vetri», ha detto una signora in attesa del bus a Cinecittà est. Danni anche in alcuni Comuni dell'hinterland a nord-est di Roma. A Monterotondo, in via Mameli, nel centro cittadino, il vento ha fatto volare un armadio da un terrazzo scaraventandolo su un'auto in sosta. In via Bellini è stato invece scoperchiato il tetto di un'abitazione, mentre alberi e cartelloni pubblicitari sono stati sradicati in via Corsica, al cimitero, in via S.Martino, su Nomentana e Salaria. In via delle Molette, a Fonte Nuova e a Parco Azzurro fulmini hanno colpito cabine elettriche lasciando una vasta zona al buio. Allagamenti anche allo Scalo di Monterotondo dove per precauzione sono stati chiusi i sottopassaggi ferroviari. Per non parlare delle buche e delle voragini che si sono aperte sulle strade di Roma e provincia a causa di minifrane apertesi sotto il livello dell'asfalto. Per ripristinare la viabilità e arginare i danni in tutta la Provincia hanno lavorato senza sosta Protezione Civile, carabinieri, vigili del fuoco e tecnici di Acea ed Enel. Quest'ultimi, sono scesi in campo in 3mila per ripristinare la linea aerea "ferita" dai rami caduti e riportare l'energia elettrica a circa 50mila famiglie. Allagamenti, danni e disagi alla circolazione anche nella Capitale, in particolare sul Lungotevere Flaminio. Hanno collaborato Paolo Scimmi e Francesco Guidotti

Dai blog