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L'Aniene esonda in pianura Torna la neve a Monte Livata

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Questol'ennesimo bilancio della piena in corso ormai da Capodanno, arrivata ieri a rompere gli argini nelle zone rurali più pianeggianti attraversate dall'ex statale Sublacense. La portata ha però solo lambito l'arteria stradale, e il flusso veicolare non ha risentito dell'invasione di campo. Ma la sala operativa della Protezione civile della Comunità montana dell'Aniene ha registrato diverse segnalazioni, soprattutto dai centri della media Valle. Il fiume ha infatti quasi oltrepassato la soglia d'attenzione in più parti, facendo scattare ancora una volta l'allerta per gli agenti del Corpo Forestale e i volontari della Protezione civile lungo tutti i 99 chilometri attraversati dal principale affluente del Tevere, dalle sorgenti di Trevi nel Lazio alla foce romana. A Tivoli preoccupa il livello del bacino San Giovanni, che già si era alzato nei giorni scorsi, ma sono pronti a far defluire il flusso con l'apertura della diga. La macchina della Protezione civile, con la Federazione volontari radio soccorso, i Rangers d'Italia e le Misericordie è reperibile con 3 jeep e 4 idrovore a disposizione. E se l'acqua avanza minacciosa, la neve rischia invece di favorire la formazione del gelo sulle strade. Un'autentica bufera si è infatti abbattuta su Monte Livata, incrementando oltre il mezzo metro il livello della coltre bianca presente sulle piste da fondo (quelle di discesa sono state bloccate dallo smantellamento degli impianti di risalita) della "montagna della capitale". La nevicata di ieri però non ha provocato disagi agli automobilisti, grazie anche ai mezzi della Provincia in azione dalle prime ore del mattino fra le provinciali più imbiancate per Jenne e Vallepietra, Cervara e Camerata Nuova.

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