Ha brutti voti fugge da scuola
.Almeno questa la ragione apparente dell'evasione giovedì di uno studente di 12 anni dalla media statale «Alberto Sordi» di piazza Hegel, a San Basilio. Se n'è andato senza che i professori s'insospettissero e l'autista del bus 041, dove ha trascorso pomeriggio e sera, fino a tardi, si accorgesse di lui: alto 1 metro e 30, rimasto seduto per ore, da capolinea a capolinea, da Ponte Mammolo a via Barisciano e ritorno. Alla fine, alle 23,30 lo hanno trovato i carabinieri di San Basilio, coordinati dal maggiore Luciano soligo, della Compagnia di Montesacro, in via Tiburtina, all'altezza del campo nomadi di via di Salone. Il primo giorno di lezione dopo le lunghe vacanze natalizie il ragazzo torna in classe. I suoi compagni lo festeggiano: è stato il suo compleanno e gli regalano una maglietta. Comincia la quarta ora, c'è inglese. Alza la mano e chiede di andare in bagno. Passa l'ora e la prof non si accorge del suo mancato rientro. Comincia la lezione di musica e finisce senza patemi. Segue applicazioni tecniche. Alle 13,30 sono i compagni a dare l'allarme. La direzione della scuola avvisa i genitori e loro telefonano al 112, passando il caso ai carabinieri della stazione di San Basilio, coordinati dal maggiore Luciano Soligo. Comnciano le ricerche. Il magistrato autorizza le intercettazioni telefoniche. Per fortuna il ragazzino con sé ha il cellulare. Il segnale però è discontinuo: prima risulta a Lunghezza, poi a Guidonia. L'ultima traccia si ferma a via di Salone, dov'è il campo nomadi. I miitari temono il peggio. Quando lo trovano, il giovane è ancora sul bus: vede i carabinieri e sa perché sono lì. L'incubo è finito. «Ora non vogliamo parlare - dice la madre ancora scossa - Vogliamo stare tranquilli, poi valuteremo il da farsi». Procederà contro la scuola per mancato controllo? «Vedremo». I carabinieri hanno fatto rapporto alla magistratura: saranno gli inquirenti a valutare l'ipotesi di omesso controllo. Costernata anche la preside della statale «Alberto Sordi», Maria Laura Cannilla. «È grave - ammette - è chiaro. È vero che c'è stata la ricreazione e in mezzo a 500 studenti è facile dileguarsi. Ma anche l'autista: lo ha visto seduto lì mezza giornata e non si è sorpreso. Si vede che manca controllo sociale, non c'è interesse per gli altri. Il ragazzo - riflette - non va malissimo. Ha qualche insufficienza, ma niente di così disastroso. Forse i motivi sono altri». La scuola «Sordi» - è scritto sul sito Internet - è dislocata su due plessi: piazza Gola, 64 e piazzale Hegel. Gli iscritti nell'anno scolastico 2007-2008 sono distribuiti su 39 classi». Sono diventate 42 l'anno dopo. Una sezione è a indirizzo musicale ed è prevista, per l'accesso, una prova attitudinale.