Tevere, in arrivo l'ondata di piena
Si vedrà stanotte se il Tevere spaventa davvero. L’ondata di piena è prevista tra oggi e domani. Ieri, all’altezza di Ripetta, nel cuore di Roma, il fiume ha superato quota 11 metri. Nel dicembre 2008 sfiorò i tredici. E per uscire dagli argini deve superare i diciassette. Le proporzioni sono presto fatte. Bisognerà vedere il cielo, se le nuvole scaricheranno una pioggia da incubo. Intanto, ieri disagi e controlli non sono mancati. L'acqua del fiume ha invaso la pista ciclabile all'altezza di Ponte Marconi, ha trascinato rami e tronchi sotto Ponte Castel Sant'Angelo creando problemi alle imbarcazioni lì ancorate, e ha quasi sommerso i fianchi dell'Isola Tiberina, zolla di terra dove si trova l'ospedale Fatebenefratelli. «La situazione è del tutto sotto controllo - dicono dal presidio - Certo, se la situazione dovesse cambiare nelle prossime ore, siamo pronti a mettere in atto tutte le procedure per la sicurezza dei pazienti». I vigili del fuoco hanno monitorato il Tevere da nord a sud, fino al litorale, verificando l'andamento delle acque in alcuni punti sensibili: Castel Giubileo, Ponte Milvio, Ponte Mammolo, Magliana-Due Torri e Isola Sacra-Fiumicino. In una riunione tra Dipartimento nazionale, Comando provinciale dei vigili del fuoco e Dipartimento nazionale della Protezione civile sono state disposte misure di prevenzione e uomini da impiegare. Per tenere il Tevere sotto osservazione è mobilitato uno schieramento di uomini e mezzi. A cominciare dall'Esercito: pronti i reggimenti Granatieri di Sardegna, Genio pontieri e Lancieri di Montebello. La Protezione civile del Lazio «ha messo in allerta tutti i Comuni e le associazioni di volontari del bacino del Tevere e dell'Aniene». I pompieri hanno raddoppiato il personale a disposizione. In più, quattro sezioni operative e automezzi arriveranno da fuori provincia. In totale, i vigili el fuoco pronti per far fronte all'emergenza Tevere sfiorano le 500 unità. In più, a disposizione ci sono quattro nuclei di soccorsi acquatici, due imbarcazioni alluvionali leggere e un presidio con carro satellitare per le telecomunicazioni. Quando la natura mostra i muscoli fa sempre spettacolo. E anche ieri come in altre occasioni curiosi e turisti si sono affacciati dai parapetti per vedere il Tevere in piena gonfiarsi fino a solleticare la pancia degli storici ponti. «Che fortuna essere a Roma proprio in coincidenza di uno spettacolo così raro e impressionante», dicono Kate e Jennifer, studentesse americane in vacanza nella Capitale. Dal Ponte di Castel Sant'Angelo guarda incuriosito anche Mattia, bimbo di 5 anni accompagnato dalla nonna Linda. «Paura? Ma no - dice l'anziana - due anni fa il livello dell'acqua era molto più alto e non è successo nulla». Più preoccupato un commerciante di Ponte Milvio. «Con il fiume non si scherza - dice Mario - speriamo che vada bene anche questa volta».