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Muri di sacchi contro il rischio esondazione

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Tuttoormai è ricoperto dal sottile strato marrone all'Idroscalo di Ostia e a Passo della Sentinella a Fiumicino. Due sponde unite dall'emergenza Tevere. Ogni anno, ogni inverno. Sarà sufficiente una telefonata e qui si sgombera tutto. Esseri umani e connessi. Ieri un'altra giornata impegnativa per gli uomini del soccorso. Vigili, pompieri e Protezione civile hanno proseguito l'opera di monitoraggio ma si sono anche "sporcati" le mani, insieme agli stessi cittadini, per rinforzare le scogliere. Si è rivelata utile la "macchina sacchettatrice", della Protezione civile «Nuovo Domani» di Fiumicino, che ha aiutato i volontari a creare le barriere antiesondazione tra le casupole dell'Idroscalo e che può realizzare fino a 600 sacchi l'ora. Il sindaco di Fiumicino Mario Canapini, in contatto con Prefettura e Protezione civile, è pronto a dare l'ordine di evacuazione per le 200 famiglie dell'Isola Sacra, già ospitate lo scorso anno in residence e palestre. A rischio anche i cantieri navali di Fiumara Grande, dove le imbarcazioni sono state ancorate e tutto è pronto per lo sgombero. A Ostia intanto ieri l'acqua aveva già invaso le stradine adiacenti le scogliere. «Massima allerta, ma nessun pericolo imminente – spiega Amerigo Olive, assessore ai Lavori pubblici del XIII Municipio – L'esondazione all'Idroscalo è debole, ma preoccupa il vento».

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