Cittadella della solidarietà all'ostello della Caritas
.«Da allora sono state accolte un milione e 200 mila persone», racconta con orgoglio Gennaro Di Cicco, responsabile dei centri d'accoglienza della Caritas. Un numero spropositato al luogo: 2510 metri quadrati, per ospitare poco più di 180 posti letti, stipati in piccole stanze con letti a castello, senza finestre. Anche i locali igienici, seppure puliti, mostrano senza veli l'usura del tempo. Il locale «ricreativo» è uno stanzone di 27 metri quadrati, mentre la sala mensa serve ogni sera 550 pasti. Un luogo speciale, quello di via Marsala, «il primo ostello per i senza tetto realizzato all'interno di una stazione», ricorda Amedeo Piva, responsabile delle politiche sociali delle Ferrovie dello Stato, un luogo dove la povertà e il disagio trovano un nemico invincibile: la solidarietà. Un luogo speciale anche per il sottosegretario ai Beni culturali, Francesco Giro, impegnato in prima linea per il progetto di ristrutturazione che trasformerà l'ostello di via Marsala in un centro di accoglienza anche diurna e potenzierà i posti letto, portandoli a duecento. «Come obiettore di coscienza ho trascorso in questo posto venti mesi - racconta Giro - ricordo con orgoglio quando Don Liegro, il sarcedote santo, insegnava personalmente agli operatori del centro come tagliare le unghie dei piedi ai senza tetto. Questo è un luogo molto importante per me e il mio impegno è di portare il progetto definitivo di ristrutturazione del centro nel giorno della visita di Benedetto XVI, il 14 febbraio, e di realizzarlo entro il 2011, anno del volontariato. Sarà un esempio di cittadella della solidarietà e rivolgo un appello ai costruttori romani, che sono la colonna dell'economia cittadina, a farsi avanti per contribuire alla ristrutturazione dell'ostello». Pur assente il Comune di Roma, Giro rassicura «Alemanno è assolutamente favorevole al progetto e pronto a dare tutto il sostengo necessario alla sua realizzazione. Condivido in pieno le parole del sindaco sul fatto che il 2010 sarà l'anno della lotta al degrado della città, vorrei, partendo proprio da questo progetto che fosse l'anno della lotta anche al degrado morale». Il costo stimato per la riorganizzazione dell'ostello è di circa 4 milioni di euro. I lavori, oltre a rendere le stanze da letto più agevoli, hanno come obiettivo quello di trasformare gli spazi in modo da essere fruibili anche di giorno. «La mattina dobbiamo mandare fuori i nostri ospiti - spiega Di Cicco - che tornano così a girovagare senza alternative. Ci sono poi ad esempio otto persone sottoposte a cure chemioterapiche che la mattina siamo costretti a mandare fuori. Con questo progetto riusciremmo invece a dare anche assistenza diurna». L'inizio lavori è atteso in primavera.