«Rotto il meccanismo di degrado ora si punta al recupero urbano»
.Un anno impegnativo, quello appena iniziato per l'assessore capitolino ai Lavori pubblici, Fabrizio Ghera. Assessore, siamo all'anno della riscossa delle periferie? «Sono già partiti tanti lavori importanti, ma il 2010 sarà davvero un anno di svolta con l'avvio di riqualificazioni nei quartieri periferici che si attendevano da anni. Penso al piano luce, ai piani di recupero dei consorzi, alla nuova organizzazione della manutenzione stradale e alla delibera del Consiglio comunale sui toponimi. Insomma, abbiamo interrotto un meccanismo di degrado delle periferie». Parliamo di risorse appunto. «Per quanto riguarda il piano luce abbiamo raddoppiato i finanziamenti e nel 2010 si passerà da 3 mila a 6 mila punti luce. Complessivamente abbiamo approvato tre delibere per circa 7 milioni di euro. Per quanto riguarda il recupero urbano affidato ai consorzi si può contare su 14 milioni di euro già in cassa su un totale di 30 milioni. Ci sono poi tanti interventi di manutenzione straordinaria stradale per decine di milioni di euro». Ecco le strade, con le piogge è tornata l'emergenza buche. «Abbiamo già attivato tutti gli uffici competenti per i lavori più urgenti. Va ricordato però che noi governiamo da un anno e mezzo e i primi otto mesi siamo stati fermi per via della vicenda Romeo. Roma poi è talmente grande che per rimettere a posto tutte le strade ci vorrebbe più di un miliardo di euro. Soldi che francamente non abbiamo». Alcuni presidenti di Municipio dicono però di non avere più soldi neanche per rifare i marciapiedi. «I Municipi, dati alla mano, hanno ricevuto più soldi rispetto al passato. Ci sono alcuni presidenti, di centrosinistra, che spostano i fondi sul sociale e sulle attività culturali. È una scelta più politica che economica». A febbraio partirà la centrale di governo. Ci sarà un numero verde per l'Sos buche? «Non solo si stabilirà un contatto con i cittadini che potranno controllare tutti gli interventi stradali effettuati e segnalare eventuali danni o disagi, ma si creerà un vero e proprio data base per la verifica e il monitoraggio dei lavori e su chi e come li ha effettuati. Una grande operazione di trasparenza e di efficienza».